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Palermo, Dionisi: "Ho tolto Pohjanpalo perché eravamo in 10. Dobbiamo essere più lucidi"

Palermo, Dionisi: "Ho tolto Pohjanpalo perché eravamo in 10. Dobbiamo essere più lucidi"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Serra
domenica 16 febbraio 2025, 18:04Serie B
di Lorenzo Carini

Alessio Dionisi, tecnico del Palermo, si è così espresso in zona mista al termine della sfida pareggiata per 2-2 al "Barbera" contro il Mantova: "Ho tolto Pohjanpalo perché eravamo in dieci e dovevo fare qualcosa per aiutare la squadra. Magnani stava in campo nonostante un problema alla coscia, non era giusto togliere un difensore in quel momento: vedevo anche io che stavamo attaccando, ma difendevamo in pochi. C'era da correre ai ripari per essere più equilibrati tra tutte e due le fasi: dovevo scegliere chi togliere tra i due attaccanti e ho optato per Pohjanpalo. Tutti volevamo vincerla, anche quando ci siamo ritrovati in inferiorità numerica. Giocare in dieci ha compromesso qualcosa, dobbiamo essere più lucidi: se facciamo regali, gli altri ne approfittano. I ragazzi sono stati bravi, ma non possiamo complicarci la vita in partite in cui andiamo in vantaggio. Il primo tempo lo abbiamo finito bene, poi in avvio di ripresa ci siamo ritrovati subito sull'1-1 e poi sull'1-2 ma siamo stati bravi a restare in partita. Non è il risultato che volevamo, ma abbiamo giocato in dieci per mezz'ora".

Il punto non serve a nessuno e fa arrabbiare i tifosi. Era meglio perdere la partita provando a vincerla?
"Ci abbiamo provato più volte a non perderla per vincerla, poi abbiamo recriminato e mi avete ricordato che a volte se non si riesce a vincere non bisogna perdere. In dieci bisogna attaccare con equilibrio, tutto qui".

Cosa risponde a chi le chiede di andare via?
"Lo accetto, faccio questo mestiere e mi assumo tutte le responsabilità. Non sono io a fare o subire gol, i ragazzi sono stati bravi e lo hanno dimostrato giocando in dieci per mezz'ora. Non dimentico la partita dell'andata, il Mantova ci aveva fatto correre più in quella circostanza rispetto ad oggi. Dispiace per quello che qualcuno pensa di me: se i risultati non sono all'altezza, è normale che si trovino dei responsabili".

Si sente in bilico?
"Da quattro mesi sembra che sia così. Io rispondo per le prestazioni, quello dell'allenatore è un mestiere precario: non sono contento, ma sono sereno. Oggi non mi sono piaciuti i primi dieci minuti del primo tempo e i primi dieci della ripresa, il resto mi è piaciuto parecchio".

La classifica preoccupa?
"Se non sei in alto o in basso, sei vicino a tutto: la Serie B è questa. Dobbiamo pensare a quello che vogliamo fare, stando con i piedi per terra. Se si vogliono trovare sempre problemi va bene. C'è chi gioca in dieci e perde, noi oggi abbiamo anche provato a vincerla e abbiamo concesso poco".

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