TMW RADIO - Gotta: "Con Conte è molto di più il Tottenham di Paratici. Stasera si vedrà poco"
Roberto Gotta, giornalista specializzato nel racconto della Premier League e del calcio inglese, è intervenuto in diretta a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio, commentando l'approdo al Tottenham di Conte che stasera vedrà dal vivo alla prima uscita: "Sarà interessante intanto vedere come sarà accolto in virtù del passato Chelsea ma era così anche per Mourinho e penso non ci saranno problemi, anzi ho parlato con qualche tifoso e sono entusiasti. Stasera non credo si vedrà granché ma l'ambiente è rivitalizzato al solo nome di Conte, anche perché erano emerse lacune nel rapporto tra Espirito Santo, considerato preparato ma poco carismatico, e l'ambiente. Il fatto poi è che si parlava di decima scelta del club e che non avesse tanto potere nel club, a differenza di Pochettino, per esempio. Anche questo ha contato. Ora con Conte si apre una pagina del tutto diversa".
Questi cambi di panchina sanno di progetto improvvisato?
"Sì, ed è la cosa peggiore per una tifoseria ambiziosa e che si ritiene un grande club anche se non vince da tempo. Volevano un programma e crescita, che negli ultimi anni non c'è stata. Quello di Mourinho era un grande nome con la speranza di ottenere risultati, ma non sono arrivati... Leggevo per esempio che, dopo la partita in cui è stato decretato il suo allontanamento, solamente due giocatori erano dalla sua parte".
Dove ha bisogno di Conte questo Tottenham?
"Ci sarà una crescita rapida: ci sono giocatori in crisi di fiducia, vedi Winks, e i soldi non mancano. Chi è in squadra ritroverà fiducia, a partire da quel Kane rimasto ob torto collo. Con lui Espirito Santo non ci aveva parlato per quindici giorni dal suo insediamento, un segnale di scarsa presenza per molti. La classifica poi, pur con le sconfitte, non è così catastrofica: mi aspetto un intervento energico, da subito".
Paratici è quello che si gioca più di tutti?
"Anche perché lui è arrivato quando da parecchie settimane era iniziata la ricerca del nuovo allenatore. Adesso per assurdo è anche il suo Tottenham, molto più di quanto non fosse prima. Con Espirito Santo la scelta era stata quasi obbligata essendo uno dei pochi rimasti tra i disponibili".
Anomalo che Conte accetti in corso d'opera.
"Con un contratto anche più corto di quanto si sarebbe potuto pensare per uno della sua preparazione, della sua profondità, dei suoi successi. In Inghilterra non dimenticano che giocando a tre ha cambiato le scelte anche degli altri, influenzati nel passare anche a loro a difendere a tre".
Avrà valutato la possibilità di andare allo United?
"Capisco che ci sia stata attesa fino all'ultimo momento, lo United ha una rosa migliore e giocatori più decisivi. Mai però, pubblicamente, il Manchester United ha avuto poca fiducia in Solskjaer. Forse pure per rassicurarlo... Conte a Manchester poi avrebbe dovuto vincere sicuramente subito, mentre a Tottenham più di preparare la squadra verso la prossima stagione. Per me ha fatto bene, o rischiava di non farne mezza".
Il Liverpool che momento vive?
"Sono una squadra misteriosa: a tratti dilagante, altre si fanno riprendere da quadre molto meno brillanti. Possono certamente arrivare lontanissimo perché nei giorni in cui gioca da Liverpool di Klopp è brillante e solida".
Che prospettive ha il Newcastle?
"Una delle conclusioni più tristi della vicenda è che lo sbilanciamento economico dei capitali stranieri è tale che per ristabilire un po' di parità ne servono altrettanti. Il Newcastle è un club talmente grande come strutture e passione, che ci voleva quasi una mano del genere per restituirgli la dimensione ideale. Certo, con meno perplessità magari... La squadra però ha tantissimi difetti".