Roberto Gotta a Scanner sui diritti tv: "Ecco per quali motivi la Premier si vende così bene"
Roberto Gotta, giornalista di Sky Sport esperto di Premier League, ha parlato oggi a Radio FirenzeViola durante "Scanner", trasmissione curata dall'avvocato Giulio Dini, parlando della questione diritti tv all'estero: "In Inghilterra hanno saputo vendere bene un prodotto. E' banale, ma anche la lingua inglese che è comprensibile a tutti ha fatto del suo. Ogni squadra di Premier League è una multinazionale, basta vedere i centri tecnici. C'è grande capacità di mescolare la familiarità di un campionato che sembra fatto per tutti insieme alla grandezza e al fascino di un campionato di livello. Questa familiarità è dovuta anche dalle inquadrature, in ogni campo inglese il pubblico è molto vicino al campo. Si vedono le facce del pubblico e anche questo funziona".
L'immagine conta? Per esempio le maglie...
"Io sono cresciuto a Bologna e vedevo la mia squadra rossoblu e la squadra da trasferta vestita di bianco. Noi italiani siamo creativi, gli inglesi no. Gli inglesi hanno avuto una cura dell'immagine superiore alla nostra, non si sono mai staccati dalla tradizione. Il bello è che gli inglesi hanno cominciato molto prima di noi la commercializzazione delle maglie. E' anche una sorta di identificazione della squadra".
Cosa potremmo prendere dalla Premier?
"Le nostre squadre hanno delle storie belle ma nessuno le racconta. Una squadra come l'Alessandria non vale meno di una squadra di Championship. Dovremmo riuscire a raccontare meglio queste realtà. Un altro problema è che in Italia abbiamo un numero eccessivo di tifosi delle big nelle città di provincia".
Sulla infrastrutture:
"Fino agli inizi degli anni '90 gli stadi della Premier non erano così belli. Poi complici anche le stragi in più di uno stadio inglese e anche grazie al Governo che ha dato fondi, i presidenti hanno potuto ristrutturare gli stadi che sono tutti di proprietà".
Sulla presenza del pubblico:
"Gli inglesi vivono la giornata della gara in modo diverso da noi italiani. La vista in moltissimi stadi inglesi è qualcosa di incredibile. E il tifoso inglese vive la giornata non dipendendo tanto dal risultato".