TMW RADIO - Gotta: "Non è irrealistico pensare al Liverpool fuori dai posti Champions"
Roberto Gotta, giornalista specializzato nel calcio inglese, è intervenuto in diretta a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini. Le sue riflessioni iniziano dalle difficoltà del Liverpool: "Gli infortuni fanno parte del gioco ma ora si sta un po' esagerando, visto che abbiamo appena visto la diciassettesima combinazione diversa di difensori centrali in stagione. E nonostante tutto, fino a un paio di partite fa avevano preso pochi gol. Ad un certo punto il Leicester ha cambiato modulo, e da lì in poi sono nati i problemi".
Irrealistico pensarli fuori dalla Champions?
"No. In una situazione di tale sfiducia, si trovano a dover gestire una situazione per cui una brutta figura europea potrebbe compromettere tutto".
Salah sembra un po' spento?
"Con le rotazioni si aveva la percezione che contasse meno, e che si sentisse anche meno importante per la squadra. Potrebbe essere uno dei tanti elementi che si stanno mescolando nel pentolone...".
Il Manchester City torna dominante?
"Nel caos del momento il City è tra le poche realtà tornate a fare quanto sapeva. Erano stati sollevati dubbi sulle capacità di Guardiola di motivare i giocatori arrivati ad un certo punto, che il suo professionismo diventi un po' insopportabile ai giocatori sulla lunga, ma mi sembra che le cose stiano cambiando. Difficile non pensarli tra le grandi favorite, anche per la Champions, anche se il Bayern continua a fare impressione".
Si vede un Cancelo totalmente diverso da quello della Serie A.
"Si diceva che lo staff del City migliorasse i giocatori: l'abbiamo visto giocare sia a sinistra che a destra, ed in entrambi i casi si trovava a gestire il pallone in mezzo come fosse un centrocampista".
Come interpretare il campionato del Tottenham?
"La squadra l'hanno migliorata secondo le sue richieste, ma Mourinho non ha ricevuto abbastanza dagli altri attaccanti che non fossero Kean e Son. Lucas è sparito, Bergwijn non ha mantenuto le promesse e Lamela è adatto ad un gioco diverso".
Sul Leeds di Bielsa che dire?
"Le sconfitte pesanti del Leeds sono state ignorate perché la squadra ha tenuto il campo così bene che l'impressione finale non poteva essere che positiva. Bielsa ha una grande reputazione, tale da schivare critiche che ad altri allenatori potrebbero essere mosse con più insistenza, e sta facendo giocare molto bene la squadra".
Dove e come è intervenuto Tuchel sul Chelsea?
"Intanto ha riesumato agonisticamente Rudiger, cosa importante anche se ha tolto dalla scena qualche giovane. Per il resto non si è visto tantissimo di diverso. Obiettivamente è stato ingeneroso l'esonero di Lampard, mal digerito da molti tifosi che non vedevano una situazione poi così complicata".
Quali gli effetti economici della crisi sanitaria sulla Premier League?
"Mi aspetto semmai un mercato un pochino più frenato del solito, se vediamo anche quest'anno non c'è stata una contrazione enorme rispetto al solito".
Si fatica a giudicare il lavoro di Solskjaer?
"Sì, vero. I giocatori individualmente non sono migliorati, almeno non grazie al complesso tecnico-tattico. Forse giusto Shaw, ma per il resto ci ha pensato Bruno Fernandes, e l'acquisto di Van de Beek rimane misterioso. Lo United è una squadra discontinua, i risultati non arrivano ma hanno voluto stoppare i continui esoneri".
Infine, l'Everton di Ancelotti. Come lo giudica?
"Se non ci fossero stati quei super risultati all'inizio non ci sarebbe adesso quel senso di delusione. Non hanno grandi cambi, perso James Rodriguez ne hanno risentito tutti gli altri. Avevano bisogno però di tornare a sentirsi semi-grandi, così da poterci tornare quando avranno il nuovo stadio, tra tre anni".