TMW - Di Vaio ricorda Mihajlovic: "Ancora non ci credo. Ero in crisi e il calcio non ha capito"

Nella lunga intervista con Marco Di Vaio, direttore sportivo del Bologna, c'è stato spazio e tempo anche per un ricordo commosso di Sinisa Mihajlovic, ex tecnico rossoblù scomparso quasi un anno fa, il 16 dicembre 2022 dopo aver visto iniziare il percorso di scoperta della malattia fatale e di cura quando ancora allenava i rossoblù, dai quali venne esonerato:
Ricordando Mihajlovic, Di Vaio dice: “Il momento più difficile e tragico della mia esperienza post-calcio giocato. Noi abbiamo vissuto tutti insieme la sua malattia, sono stato uno dei primi all’inizio a sapere della sua malattia. Ne ho visto la caduta, la risalita e purtroppo la ricaduta. Ancora non riesco a crederci… In quel momento comunicargli che andavamo su un’altra strada è stato complicato, ma l’abbiamo trattato come voleva. Da allenatore, non da malato. Questo era il rispetto che ci eravamo dati finora e per noi eravamo arrivati alla fine del rapporto, la squadra non rispondeva più agli stimoli. A malincuore, lo dico, perché saremmo andati avanti con lui a vita. Il mondo calcistico si è indignato, ma senza conoscere le condizioni. Sono stati avanzati giudizi superficiali, senza conoscere come stavano le cose all’interno. C’è chi ha aperto la bocca per dare fiato”.
Quanto le manca Mihajlovic? “Tanto. L’ho vissuto in due momenti, sia da calciatore che da dirigente, siamo stati tanto tempo insieme e con lui e la sua famiglia avevo e ho un rapporto importante. Ripeto, stento a crederci ancora oggi, per tutto quanto rappresentava. Ho vissuto anche una crisi personale, ti fai troppe domande… Non è stato e non è tuttora semplice”.
