Spalletti non è Mancini, ma voleva Soulé in azzurro: gli oriundi all'estero per l'Italia
Il fenomeno si è sgonfiato con l'addio del suo principale promotore Mancini, ma visto anche il tentativo fatto da Spalletti con Soule (andato a vuoto) rimane un utile esercizio provare ad individuare i cosiddetti "oriundi" del futuro per l'Italia ed in particolare il nostro focus, per la rubrica "Italiani all'estero", non può che andare oltre i confini del nostro paese ed in particolare concentrarsi sull'Argentina.
L'ultimo della lista è stato Retegui, prima di lui ha risposto alla convocazione dell'U21 il fantasista Bruno Zapelli (21 anni) che è stato poi chiamato anche da Scaloni con l'Argentina dei grandi ma senza ancora essere sceso in campo. In estate ha lasciato la patria e il Belgrano per spostarsi nell'Athletico Paranaense, nel vicino Brasile. Altro talento elettrizzante è quello di Gianluca Prestianni, 2006 che sta facendo già innamorare tutti grazie alle belle cose fatte con il Velez.
Perso Facundo Buonanotte del Brighton, convocato e schierato a giugno dall'Argentina, rimangono ancora aggredibili altri calciatori offensivi del rango di Pedro De La Vega del Lanus, classe 2001 che piace anche alla Fiorentina, e Tomas Pozzo, trequartista di un anno più "anziano" in forza all'Independiente. Non è più un ragazzino, ma Nicolas Capaldo, jolly venticinquenne cresciuto nel Boca e impostosi all'attenzione di tutti a Salisburgo, è una delle idee più concrete di questa lista. E ancora, occhio all'esterno d'attacco Justo Giani del Newell's, al suo coetaneo Giuliano Galoppo del Sao Paulo (grande amante di Napoli e del Festival di Sanremo) ma anche a un difensore come Nicolas Valentini, 2001 del Boca Juniors sul quale si posano molti occhi.
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Buon Natale da TMW