Nuova vita Smalling: dal part time con la Roma al prepensionamento dorato in Arabia

Per un Hermoso e un Hummels che arrivano, c'era qualcuno in casa Roma destinato a far loro posto. E alla fine la scelta è ricaduta su Chris Smalling, pilastro fondativo del ciclo Mourinho - con cui però lo scorso anno, causa un pesante e prolungato infortunio, ha avuto qualche problema - nella Capitale e arrivato al passo d'addio dopo aver trascorso 5 anni all'ombra del Colosseo e gestendo il reparto difensivo del club giallorosso.

L'ultima vera annata di Smalling, almeno l'ultima che si possa considerare trascorsa a pieno e full time, è la 2022/23, in cui ha saltato ben poche partite e minuti tra Serie A ed Europa League. Poi, come detto, la scorsa e complicatissima annata in cui le presenze sono state appena dodici, per un misero bottino di 769 minuti trascorsi in campo a difendere i colori della Roma.

Lo attende quello che a tutti gli effetti, anche guardando la carta d'identità, può essere considerato come un (pre?)pensionamento da bagno nell'oro nella, per quanto quest'anno più bistrattata del solito, ricchissima massima lega dell'Arabia Saudita. Quella a cui Dybala, qualche settimana prima, aveva detto di no e che invece ha rappresentato un'occasione unica, e da cogliere vista la situazione intorno a lui, per Smalling. Per quanto lasci un vuoto soprattutto a livello temperamentale e di carattere, gli arrivi in contemporanea degli svincolati Hermoso e Hummels sono proprio nell'ottica di colmarlo.