Chris Smalling, un problema all'unghia per non giocare per José Mourinho
"Dura per Spinazzola e Azmoun ma c'è speranza, Mancini ha un problema importante ma non ha le due gambe rotte e quindi giocherà a Bologna. Non è come chi ha un problema all'unghia e non gioca. Paredes e Pellegrini disponibile per domani, così come Cristante". Parlava così José Mourinho circa un anno fa, quando Chris Smalling era un problema vero e proprio. Perché l'inglese, con uno stipendio elefantiaco per i giallorossi, non era riuscito praticamente mai a giocare nell'ultima annata di Mou.
Appena andato via, Smalling aveva spedito una lunga lettera per spiegare quale fosse la situazione. "Gli ultimi mesi sono stati i più frustranti della mia carriera. Ci sono cose, nel calcio come nella vita, che possiamo controllare, e altre che invece sfuggono al nostro controllo. Questo infortunio appartiene alla seconda categoria. La priorità assoluta è garantire che io possa giocare per l'AS Roma al massimo delle mie potenzialità per gli anni a venire". Non è andata così, perché in estate ha fatto armi e bagagli e ha scelto la Saudi League per ripartire.
L'esordio non è stato certamente ottimo, tutt'altro. Visto che in Arabia, tra il suo Al Feiha e l'Al Raed, alla sua prima da titolare ha sbloccato il risultato con un autogol dopo sei minuti di gioco. Poi, a inizio ripresa, ha preso due cartellini gialli nel giro di quattro minuti, lasciando la propria squadra in dieci uomini al decimo del secondo tempo, quando il risultato era di 3-0. È finita con una cinquina con i gol di Fouzair, El Berkaoui - doppietta - e Al Amri. Nelle otto partite da quando è arrivato, l'Al Feiha ha collezionato solamente sette punti. Oggi Chris Smalling compie 35 anni.