Le pagelle dell'Inter - Arnautovic tiene vivo Inzaghi, Calha letale. Mkhitaryan male

Martinez 6 - Freddato da Birindelli, non può molto neanche sul bolide di Keita. E non ha granché da fare in altre occasioni.
Pavard 5 - Non chiude nel blackout collettivo che porta al vantaggio degli ospiti, lascia a Keita tutto lo spazio per sistemarsi la palla e tirare sul 2-0. Sotto la doccia dopo 45 minuti lontani dai suoi standard. Dal 46’ Bisseck 7 - La grinta che all’Inter mancava: morde ogni pallone, compreso quello che offre a Calhanoglu per il 2-2.
De Vrij 5,5 - Guida la difesa, anche nella dormita collettiva che porta alla prima rete di Birindelli. Stanco. Dal 46’ Carlos Augusto 7 - Esterno di ruolo e si vede. Suo il cross da cui nasce la rete della vittoria.
Acerbi 6 - C’è anche lui nel pasticcio del reparto sull’1-0, da inizio ripresa torna centrale e la situazione migliora drasticamente.
Dumfries 6 - Galeotto quel pallonetto… Però è suo l’assist per la rete di Arnautovic e in generale crea parecchi fastidi alla retroguardia del Monza.
Barella 6 - Qualche imprecisione in più rispetto al solito, ma sfonda la tripla cifra quanto a palloni toccati. E c’è in ogni azione.
Calhanoglu 7 - Quasi tutti i pericoli costruiti dall’Inter nel primo tempo arrivano dalle sue battute su palla inattiva. Capita l’antifona, all’ora di gioco si prende la scena con una bella botta da fuori.
Mkhitaryan 5 - Birindelli gli scappa via e si invola a segnare: ha grosse responsabilità e non costruisce abbastanza da farsi perdonare. Dal 70’ Zielinski s.v. Giusto il tempo di farsi male. Dal 72’ Correa 6,5 - Entra con buon piglio.
Bastoni 6 - Nel secondo tempo di Rotterdam aveva imperversato, nel primo tempo di San Siro così così. Da braccetto sinistro mette il pilota automatico.
Arnautovic 7 - È ufficialmente la prima alternativa all’attacco titolare, il gol appena prima dell’intervallo è la sveglia a un’Inter stanca e che, senza quello, sarebbe forse deragliata. Dal 70’ Thuram 6 - Due occasioni, due gol sfumati quando sembravano fatti: c’entra anche il palo, ma non è il manifesto della freddezza.
Lautaro 6 - Di stima e per il timore che incute a Kyriakopoulos. Però è una di quelle serate stregate in cui la palla non gli vuole proprio entrare.
Simone Inzaghi 7 - Vuole tutto, ma in campionato non si può rischiare: ecco spiegato il turnover limitato. Il primo temo è sorprendente: al netto dei due gol subiti, la sua Inter costruisce quasi esclusivamente su palla inattiva. Il doppio cambio a inizio ripresa sembra difensore su difensore solo ai lettori disattenti: è un messaggio alla squadra, che recepisce e traduce in rimonta.
