La Lazio torna bellissima, Sassuolo distratto e piegato in 35': i biancocelesti vincono 0-2

Una Lazio per molti tratti bellissima, tanto da riportarci alla passata stagione. Al resto ci ha pensato un Sassuolo in versione pausa nazionali, poco concentrato e poco reattivo e di conseguenza spazzato via in poco più di mezz'ora da una squadra già superiore tecnicamente. Felipe Anderson segna il suo primo gol stagionale, Luis Alberto il suo 50° in maglia laziale. Ed è tanta grazia per i padroni di casa chiudere qui la questione senza altri gol al passivo.

Pur con Immobile e Zaccagni in panchina, i biancocelesti non hanno problemi a creare azioni da gol. Particolarmente ispirato Luis Alberto, fascia di capitano al braccio come nelle ultime due partite. Consigli prova a tenere in piedi i neroverdi con un paio di interventi dall'alto coefficiente di difficoltà ma deve arrendersi alle amnesie dei compagni di squadra: da un pasticcio di Ruan Tressoldi nasce il gol del vantaggio, da un errore di Boloca il raddoppio. Dopo trentacinque minuti la partita sembra in carrozza per Sarri che osserva dalla tribuna, squalificato.

Dionisi lancia un segnale cambiando tre giocatori, bocciati senza appello: Pedersen, Racic e Ruan Tressoldi. Su quest'ultimo arriva persino l'applauso sollevato dei tifosi di casa al momento del cambio. A far la partita resta una squadra: Cataldi, entrato a gara in corso, prende il palo. L'unico brivido la Lazio lo ha al 62' quando Provedel blocca un pallone che sembra fuori dall'area di rigore: è rosso ma il VAR porta al dietrofront e il portiere è salvo. Si può già pensare alla Champions League e alla sfida di mercoledì contro il Feyenoord. Per il Sassuolo un dato faccia riflettere: 17 partite consecutive con almeno un gol al passivo.