Juventus, quasi 40 milioni a gennaio per due scommesse. Che per ora rimangono tali

La pesante sconfitta di ieri sera contro l'Atalanta, il cocente 0-4 subito allo Stadium dalla Juventus (una sconfitta del genere, tra le mura amiche, non si verificava da quasi sessant'anni) ha aperto una serie di interrogativi e riflessioni serrate verso il futuro del club, al termine di una stagione che doveva essere quella della rifondazione per riassaporare i vertici e che invece, tutt'al più, vedrà la Juventus in lotta solamente per il 4° posto e l'accesso alla Champions. Dubbi sulla guida tecnica, su chi l'ha scelto ma anche su alcuni dei giocatori che fanno parte del progetto, in particolare qualcuno visto all'opera ieri sera.
Più in generale però non si può non notare come il mercato di gennaio non abbia aiutato troppo la Juventus. Almeno non nel caso dei due giocatori più pagati, gli unici acquistati a titolo definitivo da Giuntoli: il terzino portoghese Alberto Costa e il centrale di difesa di nazionalità inglese Lloyd Kelly. Due calciatori che non hanno lasciato il segno, se non nelle casse del club, visto che sono costati quasi 40 milioni di euro.
Entrambi potrebbero essere presi a esempi in carne e ossa di ciò che non va nella Juventus. In molti per esempio si stanno chiedendo se non fosse possibile spendere in maniera diversa il capitale messo sul conto di Alberto Costa, terzino giovane e alla prima esperienza fuori dal Portogallo ma comunque costato 13 milioni di euro. Fino alla disfatta con l'Empoli in Coppa Italia neanche aveva esordito, ha messo insieme finora 71 minuti in tre apparizioni, senza lasciar granché il segno. Discorso diverso, ma comunque non in chiave positiva, quello su Kelly.
Investimento ancor più robusto, pur partendo come prestito con obbligo di riscatto condizionato al raggiungimento di una coppa europea qualsiasi, si parla di un affare da 25 milioni di euro potenziali che però nelle 7 presenze totalizzate nella Juventus non ha fin qui mostrato segnali tali da indurre all'ottimismo o da far credere che i tanti soldi messi sul piatto per lui siano stati giustificati. Una valutazione sulla quale incide anche il peso di dover di nuovo riempire una difesa rimasta nel frattempo pesantemente svuotata da infortuni gravi come quelli capitati a Cabal, ma soprattutto Bremer. Paragonato al rendimento del brasiliano, quello di Kelly non potrà che risultare insufficiente a riempire il vuoto.
