Le pagelle della Lazio - Castellanos da eroe ad anti-eroe. Tchaouna, era meglio non tirarlo

Risultato finale: Lazio-Bodo/Glimt 3-1 (2-3 ai calci di rigore)
Mandas 6,5 - Il portiere greco ormai ha scavalcato Provedel e anche contro il Bodo/Glimt si capisce il perché. Dà un costante senso di sicurezza alla squadra e salva un gol che sembra già fatto nella ripresa. Peccato per quell'incornata di Helmersen che lo prende controtempo nel finale del secondo tempo supplementare. Para un rigore su cinque nella lotteria.
Lazzari 6 - L'1-0 della Lazio nasce da un suo caparbio recupero sul diretto avversario, che dimostra bene quanto non rinunci ad alzare il suo baricentro. Sembra un toro che vede rosso e cerca pure la conclusione da fuori area. Sul gol del 3-1 di Helmersen però si perde l'autore dell'assist.
Mario Gila 6 - Rispetto all'andata lui e il resto della difesa della Lazio traballano molto meno. Si fa sentire parecchio anche in area avversaria. La sua partita è rabbiosa, a tratti degna del talento scuola Real Madrid che piace tanto alle big.
Romagnoli 6,5 - Provvidenziale in un paio di situazioni delicate in area, il gol nel derby gli ha fatto parecchio bene e gli porta pure fortuna vista l'intelligente sponda con cui libera al tiro Noslin per il 2-0 al 93'.
Marusic 6 - Spinge un po' meno rispetto a Lazzari, ma riesce comunque a mandare in apprensione Evjen e Sjovold (Dal 68' Nuno Tavares 6,5 - Parte malino, ma ha il merito di disegnare la traiettoria dalla bandierina che Romagnoli e Noslin trasformano in gol. Deve uscire, in lacrime, per l'ennesimo infortunio. Dal 94' Hysaj 5 - Helmersen lo sovrasta in occasione del 3-1 che manda le due squadre ai rigori).
Guendouzi 6,5 - Probabilmente, mentre i suoi compagni sono ormai usciti dallo stadio, lui è ancora lì a rincorrere, pressare e recuperare palloni. La ciliegina sulla sua prestazione è lo spunto individuale con cui regala a Dia l'assist per il decisivo 3-0. Anche Guendouzi ci mette del suo però nel 3-1).
Rovella 6 - Il cervello della Lazio contro il Bodo/Glimt trova poche intuizioni degne di nota, pur restando il faro della manovra biancoceleste (Dall'84' Vecino 5,5 - Non la riprende Vecino, almeno stavolta, e dell'uruguaiano su questo match restano ben poche tracce).
Isaksen 6,5 - Confeziona un cioccolatino con un'azione personale che El Taty scarta addirittura di tacco per poi cercare lui stesso il gol del pareggio in almeno due occasioni (Dall'84' Tchaouna 5 - Tanta velocità, ma altrettanti errori palla al piede. Su tutti, il rigore calciato malissimo che dimostra come il penalty non sia affatto una specialità della casa).
Pedro 5,5 - "Queste sono le sue partite", dichiara Baroni nel pre. Lo spagnolo ci mette la sua esperienza e la sua personalità, però alla fine non incide (Dal 68' Dia 7 - Segna di testa il gol che illude tutto l'Olimpico al minuto 100, oltre a trasformare in modo impeccabile il calcio di rigore. Non si meritava questo epilogo).
Zaccagni 6 - Meno fortunato (e preciso) di Castellanos, ma comunque al centro di quasi tutte le azioni offensive della Lazio. La finalizzazione stavolta non c'è, la continuità nei due tempi sì (Dall'88' Noslin 6 - La sua zampata consente alla Lazio di andare ai supplementari, ma il suo errore dal dischetto contribuisce a mandarla fuori dall'Europa League).
Castellanos 6 - Ancora in fase di convalescenza, la sblocca con un taconazo che fa esultare l'Olimpico dopo 20 minuti, ma è proprio lui a rovinare definitivamente la serata dei tifosi con un rigore tirato malissimo.
Marco Baroni 5,5 - La sua Lazio ribalta il Bodo/Glimt con una grande prestazione. Sono azzeccate tutte le scelte di formazione, anche perché proprio i cambi fanno la differenza (gol di Noslin e Dia), ma le ingenuità difensive continuano a costargli caro, carissimo. E alla fine i rigori gli danno un colpo di grazia che né Baroni né il popolo di fede biancoceleste si meritavano.
