Guidolin: "Bologna, con il Dortmund serviranno coraggio e sfrontatezza per il miracolo"
L’ex allenatore del Bologna, Francesco Guidolin, che ha guidato il club dal 1999 al 2003, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, analizzando la situazione attuale della squadra e il match cruciale in programma.
“È una finale, senza dubbio”, esordisce Guidolin. “Non c’è più spazio per errori, e affrontare una squadra forte e abituata alle competizioni europee è un grande pericolo. Ma vorrei prima di tutto fare un applauso al Bologna: il club merita complimenti per aver costruito una squadra che, da almeno due anni, sta facendo cose straordinarie.”
Sul match di stasera, Guidolin non si nasconde: “Sarà durissima, inutile illudere la gente. Ma serviranno sfrontatezza e un calcio dinamico, coraggioso.”
Guidolin spende parole di elogio per il tecnico Vincenzo Italiano:
“Mi piace come la squadra interpreta il calcio e le partite. È ben allenata, aggressiva, entusiasta, e punta sempre al gioco verticale, senza fronzoli. Inoltre, ha ottimi giocatori, e la tenuta in campionato lo dimostra: ripetersi dopo una stagione impegnativa non è facile, ma il Bologna ci riesce.”
Parlando delle differenze rispetto al passato, Guidolin sottolinea:
“Oggi il Bologna soffoca gli avversari con un pressing altissimo. Il calcio di Italiano mi ricorda quello che piaceva fare a me: dinamico, coraggioso, determinato. Con Thiago Motta era più compassato, ragionato, ma ora c’è una manovra più rapida e verticale, con la ricerca costante della profondità e della conclusione.”
L’ex tecnico non nasconde le sue preferenze per alcuni giocatori rossoblù:
“Orsolini? Quando era all’Ascoli lo volevo allo Swansea. Ho una predilezione per l’intelligenza calcistica di Freuler. Castro ha colpi interessanti, e Beukema non mi dispiace affatto.”
Guidolin chiude con un messaggio di fiducia: “Il Bologna ha dimostrato di saper stupire. Stasera serviranno tutte le qualità che questa squadra ha saputo costruire nel tempo.”