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Fagioli e Kean protagonisti in campo del tracollo Juve: una serie di errori di valutazione

Fagioli e Kean protagonisti in campo del tracollo Juve: una serie di errori di valutazioneTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2025
ieri alle 20:35Serie A
di Ivan Cardia

Il rovescio della medaglia, nella serata da incubo della Juventus che al Franchi è forse arrivata al capolinea dell’era Motta, è il volto sorridente di due grandi protagonisti di questa partita. Che l’avrebbero potuta giocare a parti inverse e invece, per fortuna della Fiorentina, l’hanno disputata vestiti di viola: il tracollo bianconero è anche figlio delle prestazioni di Nicolò Fagioli e Moise Kean, due che alla corte di Palladino stanno trovando le luci della ribalta.

Il centrocampista, approdato in viola dalla Juve a febbraio in prestito con obbligo di riscatto per 13,5 milioni di euro più 2,5 di bonus, ha ispirato le giocate della Fiorentina e portato a casa ben due assist. Non ha trovato la via del gol - come in questa stagione gli è riuscito molto spesso - Kean (in Toscana a titolo definitivo per 13 milioni più 5), ma gli appoggi del centravanti classe 2000 sono stati uno dei principali problemi per la retroguardia della Vecchia Signora.

Le fortune della Fiorentina, i rimpianti della Juve. Le serate opposte, di Fagioli e Kean da un lato, di tutta la squadra di Motta dall’altro, sono un po’ l’emblema che il mercato e la stagione dei bianconeri rischiano di essere. Una lunga serie di errori di valutazione. Entrambi sono cresciuti in casa, entrambi sono stati ceduti a cifre che inizialmente erano ritenute alte e che infine sembrano diventare irrisorie, se paragonate alle prestazioni in campo. In Kean, la Juve non ha mai creduto fino in fondo, neanche quando l’ha ricomprato a peso d’oro per il frettoloso post CR7: i numeri alla Fiorentina sorprendono solo chi considera che, nella sua carriera, ha avuto solo a Parigi (dove ha lasciato un ottimo ricordo) la possibilità di giocare nel suo vero ruolo, il numero nove. In Fagioli, i bianconeri in verità hanno avuto fiducia persino nel momento più delicato, quando non era scontato che la vicenda delle scommesse non avesse conseguenze sul suo contratto. È tutto franato, in questa stagione, su qualche comportamento non troppo gradito, figlio però anche del poco spazio rimediato in campo. Quando i nodi vengono al pettine, però, sono i due ex gli unici sorridenti.

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