Capello: "Motta non ha capito dove stava allenando, per questo ha avuto difficoltà"

Fabio Capello, ex allenatore fra le altre di Milan, Roma e Juventus, è intervenuto a margine della terza edizione dei WEmbrace Awards, ideati e organizzati dall'Associazione art4sport ONLUS, fondata nel 2009 su iniziativa della campionessa paralimpica Beatrice ‘Bebe' Vio. Queste le sue parole raccolte da TMW
Io tra i candidati per la panchina della Roma?
"No, l'allenatore non lo farò più, vista l'età. Non voglio sentirmi dire: "Quello lì è un po' rinco, allora non lo voglio".
Secondo lei, quale potrebbe essere il nome giusto per la Roma?
"Io spero che, quando verrà scelto, sia una decisione ben ponderata. Mi sembra che la situazione sia gestita molto bene da Ranieri e che si stia puntando su qualcuno che conosce il valore necessario per fare bene a Roma. È una piazza particolare e serve qualcuno in grado di interpretarla nel modo giusto. Infatti, ho sentito l'ultima dichiarazione in cui diceva che tutti i nomi circolati non erano quelli che aveva interpellato.
Solo dieci volte nella storia della Juventus è stato cambiato l'allenatore a stagione in corso. È stata la scelta giusta?
"È stato deciso così. Purtroppo, quando alleni la Juventus, l'obiettivo minimo è la Champions League. Ma soprattutto conta il tipo di gioco. Motta, credo, non avesse capito appieno dove stava allenando, e per questo ha avuto grosse difficoltà. Volevo fare qualcosa di diverso, ma per cambiare ci vuole tempo. Con tre anni di contratto, uno devi farlo"
Le chiedo un'ultima cosa: Guardiola si è risentito per alcune sue dichiarazioni (Capello aveva definito Guardiola come un "arrogante che ha rovinato il calcio", ndr).
"Si vede che ho centrato".
