Cagliari, Nicola: "Dovremo fare una partita di coraggio"

12.00. Tra circa quindici minuti il tecnico del Cagliari, Davide Nicola, illustrerà alla stampa presente la gara di domani contro la capolista Inter.
12.16. Inizia la conferenza.
Due parole sul trofeo vinto dalla primavera.
"Un grande motivo di orgoglio, complimenti a loro, perchp sono bravi ragazzi che si allenano con loro".
Come può essere possibile far male all'Inter?
"Una squadra con un tecnico che ha fatto un lavoro straordinario. Dovremo cercare di fare una partita di coraggio nella proposta, intelligenza e pulizia tattica. Non sarà facile, ma l'intento è quello".
Sette diffidati e due partite difficili: che calcoli possono essere fatti?
"Nessun calcolo, Si cercherà di valutare come utilizzare gli elementi, fare le scelte migliori".
C'è la consapevolezza di poter centrare l'impresa?
"Vogliamo essere all'altezza di una gara che richiede un tasso di qualità altissimo. L'Inter aspira a grandissimi risultati e noi vogliamo fare uno step, cercando di dare fastidio a giocatori che hanno un livello altissimo. Il tutto, però, deve essere accompagnato dall'equilibrio".
Cos'ha dato il pareggio di Empoli?
"Già da gennaio abbiamo intrapreso un cammino equilibrato. Abbiamo dato il giusto valore al pareggio di Empoli. Non è solo Empoli, ma tutto il cammino che ci da qualcosa, i punti che servono sono ancora tanti. Chiaro che esistono partite in cui non sei bello da vedere, altre si. La rosa? Prati ha avuto un fastidio e spero di recuperarlo. Non ha più la febbre, vedrò se convocarlo".
Il Cagliari è pronto eventualmente a porsi a specchio rispetto all'Inter?
"Vedremo. In base alle condizioni di Prati potremo parlare di strategia. DI fatto non cambiamo il nostro modo di giocare, cambiano le uscite in base all'avversario di turno. Possiamo giocare a 3 o a 4. L'Inter sa anche farti rifiatare, ma poi ti colpiscono con pochi tocchi e ripartenze velocissime. Sanno circondarti, cambiare da una difesa a 3 a quella a 4. Per noi è importante sapere che la fase di non possesso e possesso dovranno essere qualitative".
Qual è la condizione di Coman?
"E' un giocatore di livello. E' arrivato in un contesto in cui doveva risolvere qualche problema fisico. L'infortunio gli ha precluso la possibilità di essere presente. E' importante cercare di mettere tutti a disposizione. Prima riesco a dare continuità con maggiori qualità offensive, meglio è. Chi mi ha sorpreso in fase difensiva? La squadra sa quello che deve fare, vorremo sempre più lucidità, poi sappiamo che non potremo mai essere perfetti. Non possiamo accontentarci di fare bene solo in difesa, ma dobbiamo anche creare la davanti".
Cosa è cambiato rispetto alla gara di andata contro i nerazzurri?
"Fu l'ultima gara del 2024, penso che siamo cresciuti a livello mentale ed individuale. Da lì è partito un campionato diverso, fatto di maggiore consapevolezza. Abbiamo la possibilità, a sette partite dalla fine, di centrare un obiettivo importante. Sappiamo che non sarà facile".
La stanchezza dell'Inter potrebbe essere determinante?
"E' una squadra più forte, ma non voglio fare una questione sulla stanchezza. Parma ed altre squadre le hanno segnato dei goal e vogliamo farlo anche noi. La bellezza del nostro sport è anche il fatto di andare oltre le tue possibilità, e poterti misurare con squadre importanti".
12.34. Fine della conferenza.
