Michael Ballack, il perdente di successo. Mai una coppa europea in carriera

Michael Ballack è stato uno dei perdenti più di successo della storia del gioco. Tedesco, è stato l'icona principale del Bayer Neverkusen del 2002, quando i rossoneri erano stati a un passo da vincere il triplete con finale di DFB Pokal, finale di Champions League e in testa alla Bundesliga fino alla fine, perdendo poi incredibilmente tutte e tre in pochissimo tempo. E poi c'è stato il Mondiale di Giappone e Corea, con la Germania che non era certo tra le favorite, ma che era arrivata - forse sfruttando la pochezza delle altre nazionali - fino alla finale contro il Brasile, perdendo anche quella. Insomma, Ballack sembrava il Calimero più Calimero che potesse esserci, visto che era decisamente il miglior giocatore di quell'annata.

29 partite in campionato, 17 gol. In totale un'annata da 50 e 23 gol, più la Nazionale. C'è un motivo per cui poi il Bayern Monaco, abituato a comandare, lo acquista per (soli) sei milioni di euro. Tre Bundesliga e tre coppe nazionali in quattro anni, poi si trasferisce al Chelsea dopo che Karl Heinz Rummenigge lo accusava di tirare indietro la gamba proprio per questo motivo.

Il Mondiale 2006 è quello in casa che, però, l'Italia riesce a vincere. E con i Blues? Non riesce ad esprimersi sui livelli visti in Bundes, segnando poco e scollinando verso la fine della carriera. Non c'è mai stata una Coppa Europea nel suo palmares, perdendo anche quella del 2008, quando Terry scivolò a un solo rigore dalla vittoria. Oggi Michael Ballack compie 48 anni.