Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Diego Armando Maradona, eterno e inimitabile. Ha fatto cose che altri nemmeno immaginano

Diego Armando Maradona, eterno e inimitabile. Ha fatto cose che altri nemmeno immaginano
© foto di Imago/Image Sport
lunedì 30 ottobre 2023, 05:00Nato Oggi...
di Alessio Del Lungo

Presentare Diego Armando Maradona sarebbe quasi un sacrilegio, un'offesa a colui che può essere considerato il Dio del calcio. Ha segnato un'epoca, dominata dall'infinita lotta con Pele, che non ha però impedito agli amanti di questo sport di ammirarlo. Trascinatore nato, leader tecnico e carismatico, ha conquistato 2 volte lo Scudetto con il Napoli, vera e propria impresa considerando che solo nel '22-'23 gli azzurri sono riusciti a vincerne un altro, e una volta il Mondiale con l'Argentina. I primi calci al pallone risalgono al 1970 nell'Argentinos Juniors, ma l'esordio i prima squadra avviene nel '76. Da lì in poi 5 anni con quella maglia, 166 presenze e 116 gol, numeri che lasciano già intuire che ha doti che vanno al di là dell'ordinario. Il passaggio al Boca Juniors segna la sua consacrazione: 28 gol in 40 gare gli permettono di approdare in Europa, al Barcellona. Lì resta 2 anni, gioca 58 partite e segna 38 gol, ma viene ricordato purtroppo anche a causa di uno dei tanti infortuni che gli causarono gli avversari. Il fallo di Andoni Goikoetxea dell'Athletic Bilbao gli impedisce di avere la piena mobilità della caviglia, tant'è che ne perde il 30%. Malgrado ciò vince una Coppa di Spagna, una Coppa della Liga e una Supercoppa spagnola.

Più tardi Maradona incontra ancora una volta Goikoetxea e l'Athletic Bilbao. In quell'occasione si scatena una rissa che non viene facilmente digerita dal Pibe de Oro, che usa parole forti per descrivere quello che sta passando: "Mi stanno uccidendo, non possono più tenermi in questa incertezza. Il Barcellona deve decidere prima possibile se tenermi ancora oppure no. Ormai mi sembra quasi tutto fatto, tra l'altro l'offerta del Napoli non può che essere considerata ottima". Qualche mese dopo, nell'84, si trasferisce nel capoluogo campano per 13 miliardi e mezzo di lire e instaura subito un rapporto di amore con l'ambiente partenopeo, tant'è che ancora oggi viene quasi divinizzato per quello che ha fatto con il Napoli in città. In 259 match segna 116 gol e conquista 2 Scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana e una Coppa UEFA, soddisfazione che i tifosi non dimenticheranno mai e non si toglieranno mai dalla testa. Poi le parentesi con il Siviglia e il Boca Juniors nel '97-'98, le ultime due tappe di una carriera straordinaria.

Con l'Argentina gioca 4 Mondiali, mancando il gol soltanto nel '90 e restando nella storia per la conquista della coppa nell'86 in Messico. Lì nasce la leggenda della Mano de Dios nei quarti di finale contro l'Inghilterra: prima segna furbescamente con un tocco di mano non ravvisato dal direttore di gara e poi con una rete che è tuttora una delle più belle mai messe a segno nella storia del calcio con 11 tocchi, partendo da centrocampo, scartando tutti, portiere compreso e depositando la sfera oltre la linea.

Muore il 25 novembre 2020, un giorno che resterà per sempre uno dei più tristi per il mondo del pallone. La gente impazzisce, si riversa in strada in tutto il mondo, da Buenos Aires fino a Napoli. Poi il club azzurro decide di intitolargli lo stadio per far sì che non venga mai dimenticato nemmeno in futuro perché Maradona non era solo un valore aggiunto sul terreno di gioco, per i napoletani era molto, ma molto di più. La sua carriera si è conclusa non nelle migliori maniere, ma il Pibe de Oro merita di essere ricordato per le sue magie in campo. Oggi Diego Armando Maradona avrebbe compiuto 63 anni.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile