Boulaye Dia, un anno da esilio alla Salernitana. Ora il problema malaria
Boulaye Dia è uno dei migliori attaccanti di questa prima parte di campionato. È arrivato in prestito con diritto di riscatto dalla Salernitana, dopo un anno pessimo - e ai confini dell'esilio per non essere andato al Wolverhampton con un'offerta ritenuta irricevibile dai campani - con solamente quattro gol in diciassette partite, ma soprattutto una retrocessione che non ammetteva repliche. Eppure era un uomo mercato dell'estate precedente, grazie ai sedici gol - e i tanti assist - del 2022-23.
Ora Boulaye Dia vive un sogno, o quasi. Più che altro perché negli ultimi giorni, a seguito delle trasferte con la nazionale, ha contratto la malaria. Poco male, almeno calcisticamente. Perché la Lazio è seconda in classifica anche grazie ai suoi gol. Nel corso della sua carriera ha vinto anche la Coppa d'Africa, nel 2021, venendo insignito dal presidente del Senegal come grande ufficiale dell'ordine nazionale del leone. Ora la speranza è quella di portare più in alto possibile i biancocelesti.
"La mia storia arriva da molto lontano, ci sono stati tanti ostacoli dall'inizio della mia carriera sin da quando ero più giovane. Mi dicevano che non ero abbastanza grande, infatti molti club mi hanno rifiutato per via dell'altezza. È passato diverso tempo prima di poter firmare un contratto da professionista, ovvero dopo i vent'anni. Per me è importante arrivare alla Lazio, è un bello step essere qui. Per me vuol dire tanto. Riscatto? Prima voglio giocare a calcio, vengo da una stagione molto difficile. Voglio aiutare la squadra a raggiungere i propri obiettivi". Oggi Boulaye Dia compie 28 anni.