Carlo Nesti: I pensieri della stagione 2018/2019
30-5-2019
Carlo Nesti: “Oscar delle pagelle dei quotidiani sportivi: 1) Ronaldo; 2) Zapata; 3) Quagliarella”
Il NESTI Channel (www.carlonesti.it) assegna una sorta di Oscar al “miglior attore protagonista” del campionato di Serie A. Si tratta di una superpagella, a cura di Massimo Fiandrino, che scaturisce dai voti delle pagelle dei 3 quotidiani sportivi nazionali: “La Gazzetta dello Sport”, “Corriere dello Sport” e “Tuttosport”. In questa stagione 2018-19, dopo 38 giornate, ecco la composizione del podio: 1) Ronaldo – Media voto: 6,80; 2) Zapata 6,59; 3) Quagliarella 6,58. Ed ecco la Top 11 (4-3-3): Sirigu 6,47 – Lazzari 6,40, Chiellini 6,49, Izzo 6,32, Ansaldi 6,40 – Allan 6,30, Fabian Ruiz 6,30, De Roon 6,27 – Zapata 6,59, Quagliarella 6,58, Ronaldo 6,80. Nelle precedenti edizioni, il responso era stato il seguente. 2016-17: 1) Belotti e Mertens 6,73; 2) Gomez 6,66; 3) Dybala 6,63. 2017-2018: 1) Immobile 6,68; 2) Ghoulam 6,65; 3) Douglas Costa 6,56.
27-5-2019
Carlo Nesti: "Arbitrometro 2018-19: la Juve con più errori a favore (40), il Toro con più errori contro (49)"
L'Arbitrometro è un sistema, inventato da me, e realizzato da Massimo Fiandrino, che conteggia gli errori commessi dagli arbitri, e non corretti dal Var, secondo la "moviola" del lunedì de "La Gazzetta dello Sport". Dopo 38 giornate di campionato, ecco la situazione definitiva delle 8 "grandi" della Serie A. Errori a favore: Juventus 40, Fiorentina 32, Inter 30, Milan e Roma 25, Lazio 21, Napoli e Torino 18. Errori contro: Torino 49, Inter 45, Milan 41, Juventus e Napoli 25, Fiorentina, Lazio e Roma 19. Il conteggio tiene in considerazione gli errori commessi, a proposito di gol, rigori, fuorigioco, espulsioni e punizioni. La squadra con più rigori a favore è l’Inter, a quota 9, mentre quella con più rigori contro è la Roma, a quota 7.
P.S. - Nel consultare queste statistiche, tenete sempre presente che si tratta di semplici calcoli aritmetici, ottenuti sommando gli episodi riportati dai media. Non esiste, dunque, nessun dubbio sull’imparzialità di chi realizza l’Arbitrometro. E’ ovvio che chi ha le risorse di gioco per entrare più volte nell’area avversaria, come, di solito, chi vince lo scudetto (Juve), si presta maggiormente a errori arbitrali più o meno favorevoli, in quanto costruisce più occasioni per essere giudicato. Di conseguenza, i rilievi statistici non devono, in alcun modo, ridimensionare i meriti delle squadre, anche quando sono state aiutate da una valutazione errata dei direttori di gara.
7-5-2019
Carlo Nesti: “Totopanchina Juve: chi sostituirà Allegri?”
Il calcio, da sempre, alimenta dibattiti, e, all’interno dei dibattiti, interrogativi. Dal Totocalcio al Fantacalcio, la scommessa, legata ad un pronostico, diventa una piacevole abitudine. La domanda, di stretta attualità, è: chi prenderà il posto di Allegri, sulla panchina della Juventus? Tuttomercatoweb.com, la principale testata Web solo calcistica d’Italia, garantisce la massima copertura su questo argomento, cercando di rispondere, voci e notizie alla mano, al quesito. Personalmente, vi invito a esprimere una previsione, nel NESTI Channel, la pagina Facebook in www.carlonesti.it. Grazie a Internet, e ai social, anche voi siete operatori dell’informazione, e potete dar vita ad un sondaggio, per misurare gli umori popolari.
18-5-2019/12,30 - Attualmente, molti pronosticano Conte e... Mourinho.
20-5-2019/12,30 - Attualmente, c'è chi concede chances a Zidane e Pirlo.
22-5-2019/12,45 - Attualmente, i tifosi cominciano a pronosticare Sarri.
15-5-2019
Carlo Nesti: “Allegri è un grande, ma Conte o Gasperini… “.
Un allenatore, come Allegri, che vince 5 scudetti, e arriva a 2 finali di Champions League, pur senza vincere, non si dovrebbe discutere. Eppure, sappiamo quanto sia discusso, per cui dovrà passare un certo periodo di tempo, perché la storia gli renda omaggio, come merita. Ci sono aspetti, tuttavia, che vanno oltre i risultati. Esempio: dopo 5 anni di successi, è proprio la storia ad insegnare, che si possono ricreare le motivazioni giuste solo con un uomo nuovo al timone. Altro esempio: se l’unico obbiettivo, ora, è la Champions League, unicamente un altro allenatore può modificare la manovra, sufficiente in Italia per imporsi, ma insufficiente in Europa. Per queste ragioni, avrei visto bene un “creatore del gioco”, al posto di Allegri “gestore del gioco”: Conte o Gasperini, non potendo arrivare a Guardiola.
8-5-2019
Carlo Nesti: “Mercato: di cosa ha bisogno la Juve”
Lasciando da parte la questione-allenatore, credo che le priorità della Juventus, sul mercato, siano 2: 1) allargare la rosa dei difensori centrali: 2) aumentare il tasso tecnico del centrocampo. In retroguardia, Chiellini ha quasi 35 anni, e Bonucci 32. Giorgio è ancora fantastico, ma deve essere centellinato, in chiave Champions. Il ruolo è tanto importante, da legittimare una grande spesa. Il massimo sarebbe De Ligt, o, dopo di lui, Manolas. Alternative, in ordine alfabetico: Dias, Hummels, Savic, Umtiti e Varane. A centrocampo, Pjanic non ha convinto, e credo sarà ceduto. Fra tanti muscolari, sono interessanti l’acquisto di Ramsey, e la crescita di Bentancur (appena 22 anni). E’ necessario un nuovo Vidal, per cui si riaccendono le luci su Milinkovic Savic, forse meno costoso di un anno fa. Alternative, in ordine alfabetico: James Rodriguez, Rabiot e Zaniolo.
29-4-2019
Carlo Nesti: “Adani e Allegri: due belle persone, che hanno sbagliato entrambe”
Può capitare a tutti, anche a chi è equilibrato, di “sbroccare”, ed è il caso di Adani e Allegri, sull’onda lunga della delusione-Champions. Allegri: “Non si può discutere con chi non ha vinto niente, e con chi non è ferrato. Adani ha mancato di educazione e rispetto”. Adani: “Certe cose le dica a sua sorella, perché un analista non deve essere per forza allenatore. Allegri è stato scortese, maleducato, ed anche arrogante”. Credo che chiamare in causa l’incompetenza di Adani, e la sorella di Allegri siano già elementi sufficienti per stabilire che si è esagerato. Per me, Adani è un grande opinionista. E per me, Allegri è un grande allenatore. Entrambi si sono accusati, reciprocamente, di maleducazione, quando, invece, sono stati maleducati tutti e due. Mi spiace solo perché, in televisione, c’è già troppa “immondizia”, e se entrano in sciopero anche i “netturbini”, apriti cielo!
24-4-2019
Carlo Nesti: “La nuova maglia della Juve: come la Contrada della Lupa nel Palio di Siena!"
Vai in www.carlonesti.it (NESTI Channel)
21-4-2019
Carlo Nesti: “Detesto il disprezzo anti-sportivo verso la Juve”
Nella pagina Facebook del NESTI Channel (www.carlonesti.it), ho pubblicato una tabella, che celebra la Juventus come “regina del decennio”: 8 scudetti, 4 Coppe Italia, 4 Supercoppe italiane, e 2 finali Champions. Ebbene: quasi 100.000 persone l’hanno visualizzata, e oltre 600 tifosi hanno contestato l’inserimento, nel palmares, delle 2 finali europee, come se fosse stata una vergogna arrivarci, per il solo fatto di averle perse. Ora, la gente è libera di seguire la "cultura calcistica italiana", per la quale il secondo non è nient'altro che il primo degli ultimi. Io, se permettete, sono altrettanto libero di seguire, invece, la "cultura sportiva universale", che coincide con la "cultura olimpica". Il secondo posto equivale ad una medaglia d'argento, e, per le persone sensate, dovrebbe rappresentare, comunque, un onore, e non un'infamia. Per giocare una finale Champions, occorre scalare l’Everest del pallone: vi sembra sia un'impresa semplice?
15-4-2019
Carlo Nesti: “Toro massacrato dagli arbitraggi: 44 errori complessivi!”
L'Arbitrometro è un sistema inventato da me, e realizzato da Massimo Fiandrino, che conteggia gli errori commessi dagli arbitri, e non corretti dal Var, secondo la “moviola” del lunedÌ de “La Gazzetta dello Sport”. Si tratta di un calcolo soggettivo, ma comunque significativo, perche’ la “rosea” valuta tutte le tecnologie, adottate dalle principali emittenti televisive italiane. Dopo 32 giornate di campionato, ecco la situazione delle “8 grandi” della Serie A. Errori a favore: Juventus 37, Fiorentina 30, Inter 25, Roma 22, Lazio e Milan 21, Torino 16 e Napoli 14. Errori contro: Torino 44, Inter 39, Milan 38, Juventus 23, Napoli 22, Roma 19, Fiorentina 16 e Lazio 15. Il conteggio tiene in considerazione gli errori commessi, a proposito di gol, rigori, fuorigioco, espulsioni e punizioni.
11-4-2019
Carlo Nesti: “Juve: 3 aspetti sottovalutati”
Ci sono 3 aspetti, che non sono stati abbastanza considerati, nel valutare la Juventus di Amsterdam. Il primo aspetto riguarda Ronaldo. Essendo passata una quantità di giorni appena sufficiente, rispetto all’infortunio muscolare, temevo una ricaduta, alle prime sollecitazioni serie. Al contrario, Cristiano ha giocato e segnato. Il secondo aspetto riguarda Chiellini. Essendo il Ronaldo delle retrovie, e dovendo rinunciare alla battaglia aerea, temevo guai peggiori per la difesa centrale. Invece, la prestazione eccellente di Rugani sarà fondamentale, per migliorarne, d’ora in poi, autostima e convinzione. Il terzo aspetto riguarda Douglas Costa. Mancava, addirittura, dall’inizio di febbraio, e nessuno immaginava un rientro subito su livelli massimali, come se non fosse stato fermo per tanto tempo. Lui e Kean, a Torino, potrebbero essere decisivi, spaccando la partita.
4-4-2019
Carlo Nesti: “Assurdo il linciaggio di Gattuso”
Percepisco un assurdo accanimento, da parte di molti tifosi rossoneri, nei riguardi di Gattuso. Si guarda solo al presente: 1 punto sugli ultimi 9. Ma, prima di derby e Sampdoria, erano arrivati 15 punti su 15. Questo Milan, in rapporto alla situazione individuale, non può essere “bello”. Se era diventato “solido”, lo doveva proprio a Gattuso. Un problema grave è la mancanza di creatività, che rende la manovra prevedibile. Prima è stato perso Bonaventura, poi è entrato in crisi Suso, ed ora si è fermato Paquetà. Piatek e Cutrone possono coesistere, ma hanno bisogno di rifornimenti, che non arrivano né per linee interne, né per linee esterne (terzini). Nel momento in cui Gattuso provava a virare, giustamente, dal 4-3-3 al 4-3-1-2, gli è venuta meno la chiave della trasformazione: Paquetà trequartista. Sfortuna, e non demerito.
20-3-2019
Carlo Nesti: “Urge provare Paquetà come trequartista”
La riflessione nasce da 2 fatti: Paquetà sostituito dopo 45’, per probabili noie muscolari, e Suso in campo per 90’, senza incidere. Suggerisco a Gattuso di provare anche un Milan alternativo, perché pubalgia, e dintorni, richiedono un impegno non continuativo di Suso. Nelle ultime 15 partite, è stato decisivo 1 volta, mentre nelle precedenti 14, ben 14 volte, con 10 gol e 1 assist. L’ideale sarebbe un 4-3-1-2, con a centrocampo Kessie, Bakayoko e Bonaventura, trequartista Paquetà, e in attacco Piatek e Cutrone. Stante l’assenza definitiva di Bonaventura, non mi scandalizzerei, se vedessi titolare Biglia, anche se il ruolo di play maker basso somiglia a quello di Bakayoko. L’essenziale sarebbe chiedere ai terzini più avanzati i cross, e avvicinare a Piatek, isolato nel derby, Paquetà e Cutrone, con il brasiliano liberato da troppi lacci tattici.
13-3-2019
Carlo Nesti: “Stavolta la smettiamo di discutere Allegri?”
Estasi bianconera. Per una volta, miracolosamente, non c'è Allegri, al centro al tavolo, da spennare. Tutti d'accordo. Grande impresa, da Ronaldo a Max, nessuno escluso. Forse, la verità è che quando sei un allenatore “creatore di gioco” (Guardiola, Conte, Sarri), hanno un senso le etichette: offensivista o difensivista. Ma quando sei un “modellatore di giocatori” (Allegri, Mourinho, Zidane), le tue squadre si esprimono secondo le esigenze, senza che il tecnico ne sia l'unico responsabile. Alla Juve servivano 3 gol, per cui, stavolta, nessuno può accusare Max di essere stato prudente. Vi è parsa prudenza lanciare Emre Can in difesa, Spinazzola titolare, Bernardeschi leader, e Kean rinforzo? E’ il traguardo inseguito, in sostanza, che forgia l’inseguitore. I pregiudizi contano meno di zero.
5-3-2019
Carlo Nesti: “Condivido il black out social di Allegri”
Max Allegri ha abbandonato improvvisamente il mondo dei social, i vari Facebook, Twitter e Instagram, dove si è sempre limitato a postare, dopo le partite, messaggi positivi e sereni. Ha dichiarato: “E come dare dei mitra in mano a gente, che, quando veniva distribuita l’intelligenza, era da un’altra parte”. Parole dure, che rispecchiano una cruda realtà. Oggi come oggi, gli iscritti ai social moderati si limitano a leggere, senza intervenire. Chi interviene, in risposta ad un altro, spesso, lo fa in modo aggressivo, e ciò trasmette l’idea di un mondo virtuale dove tutti, e non solo una parte, sono animati da spirito distruttivo e volgare. In questo, i social devono ancora trovare un punto di equilibrio, per evitare la rissa continua. E lo scrive proprio chi, con il NESTI Channel (www.carlonesti), ne fa parte, con quasi 130.000 anime.
26-2-2019
Carlo Nesti: “Juve, se vuoi la Champions, ferma Ronaldo!”
Pur essendo contrario, fin dai tempi di Platini, al fatto che un campionissimo possa fare quello che vuole, all’interno della società di appartenenza, ero disposto a non aprire bocca su Ronaldo. Ora, dopo avere visto le partite di Madrid e Bologna, non me la sento più di tacere, dinanzi al masochismo puro. Due cose sono evidenti: 1) Ronaldo è stato acquistato per vincere la Champions; 2) Ronaldo, follemente, ha preteso di giocare sempre, ed è arrivato sgonfio, come un pallone bucato, all’appuntamento con la Champions stessa. Ora, siccome stiamo parlando di un asso intelligente, e profondo conoscitore di se stesso, mi rifiuto di pensare che non si renda conto di una necessità: fermarsi, e ricaricare le batterie. Mi sembra che 13 punti di vantaggio, in campionato, consentano questa rinuncia, persino contro il Napoli.
18-2-2019
Carlo Nesti: “Se tutti possono fare i procuratori, perché stupirsi del “duo Icardi”?”
A prescindere da quello, che sarà l’epilogo, credo che il caso Inter-Icardi sia lo specchio dell’ultima, sciagurata decisione di Blatter. Nell’aprile 2015, infatti, avviò la “deregulation” dei procuratori: in pratica, tutti possono diventare agenti dei calciatori. Questa svolta non poteva che portare ad un calo di preparazione e professionalità della categoria. Ora, finalmente, è alle porte il ritorno di un albo, con tanto di esame di abilitazione, e di un tetto dei compensi. Se no, è chiaro che continueremo ad assistere ad adattamenti “social” del vecchio avanspettacolo. Un capitano, e una consorte, che, nel più totale menefreghismo su come si conduce una trattativa, divulgano, periodicamente, anche i loro starnuti, pur di stuzzicare la controparte. Le lacrime di coccodrillo, ovviamente, fanno parte dello show.
6-2-2019
Carlo Nesti: “Inter: una “overdose” da cross”
Fra i tanti difetti, che si possono riscontrare nell’Inter vista contro il Bologna, balza all’occhio la quantità di cross, 42, che nella ripresa ha monopolizzato il gioco nerazzurro. Quando Spalletti si è reso conto di andare tante volte al traversone, ma con appena il 21% della precisione, e 3 tiri nello specchio della porta, ha tentato persino la carta-Ranocchia, come saltatore aggiunto, sostituendo, però, il miglior uomo-cross: Cedric. Sicuramente, all’Inter, continuano a mancare un giropalla rapido (primo tempo), e soluzioni centrali (secondo tempo). Fin dall’inizio della stagione, un equivoco è rappresentato da Nainggolan, che del trequartista può avere incursioni e tiri, ma non rifiniture e triangolazioni, al servizio di Icardi. Rafinha, da questo punto di vista, consentiva più soluzioni.
31-1-2019
Carlo Nesti: “Imporre turni di riposo a Chiellini, Bonucci e Ronaldo”
Dopo aver visto la Juve contro la Lazio, e contro l’Atalanta, si rafforza il mio dubbio: non vi pare che Benatia sia stato svenduto, all’Al Duhail, per soli 8 milioni più bonus? Chiellini ha 34 anni. Bonucci 31. Barzagli, a 37 anni, è fuori gioco. Gli esterni bassi della difesa, Cancelo e Alex Sandro, hanno una fase offensiva, che vale 8, e una fase difensiva, che vale 6. Rugani e De Sciglio sono migliorati, ma non al ritmo di crescita dei Bentancur, Bernardeschi e Douglas Costa. Infine, Sczcesny è valido, ma non garantisce i miracoli del Buffon di qualche anno fa. Questo per dire che il quasi trentaduenne Caceres non basta, per affrontare il resto della stagione con certezze assolute. L’ideale continua ad essere che Chiellini e Bonucci restino al riparo dagli infortuni, rinunciando a qualche partita di campionato, come occorrerebbe imporre a Ronaldo.
22-1-2019
Carlo Nesti: “Non vedo Dybala a centrocampo”
Apprezzo l’entusiasmo di Allegri, per la prestazione di Dybala, contro il Chievo, a centrocampo, ma lo condivido in minima parte. Come interno, in mezzo al terreno di gioco, puoi essere play maker, intermedio (mediano/mezz’ala) o trequartista. Come play maker, la Juve ha già un titolarissimo, ed è Pjanic. L’istinto porta Dybala, in ogni posizione, a partire in dribbling, ma perdere la palla nella propria metacampo, è molto pericoloso, attivando le ripartenze avversarie. I Xavi, Modric e Pirlo facevano, e fanno girare la palla, senza preoccuparsi di saltare l’uomo. Come intermedio, invece, Dybala sa verticalizzare, ma non ha il fisico, e la testa, per agire anche in fase di interdizione. Come trequartista, infine, Dybala può essere utilissimo, per le capacità balistiche, l’arte della rifinitura, e la necessità di un solo dribbling fra se stesso e la porta. Quello resta il suo ruolo naturale.
2-1-2019
Carlo Nesti: "I "re" delle pagelle dei 3 quotidiani sportivi: Ronaldo sbanca anche qui"
Grazie all’analisi e alla sintesi di Massimo Fiandrino, abbiamo preso in considerazione i voti in pagella dei giocatori di Serie A, espressi dai 3 quotidiani sportivi. Anche in questa graduatoria, si impone il “superomismo”, tutt’altro che da semplice fumetto, di Cristiano Ronaldo, che vanta una media-voto di 6,99 per giornata, ad un millimetro dal traguardo straordinario del 7. Se aggiungiamo 14 gol, e 125 tiri in porta, raggiungiamo un primato nazionale ed europeo. Dopo 19 giornate, troviamo ben 4 bianconeri fra i primi 6: Cancelo 6,69, Chiellini 6,69 e Mandzukic 6,59. In quarta posizione, brillano i 12 gol, con un solo rigore, di Quagliarella (6,61), e i 10 gol, con un solo rigore, di Zapata (6,6). Fra le 8 potenziali “grandi” del torneo, i leader” sono Chiesa 6,46, Fabian Ruiz 6,44, Iago Falque 6,44, Joao Mario 6,41, Suso 6,29, Zaniolo 6,25 e Immobile 6,21.
19-12-2018
Carlo Nesti: "Inter, fidati di Mattarella Marotta!"
Fra un Maroni e un Di Maio, fra un Icardi e un Ausilio, ecco Mattarella Marotta: stesso Stato, stessa squadra, ma con l’esigenza di mediare. Anche dalla capacità di influenza interna dell’ex dirigente juventino, dipenderanno le fortune dell’Inter. Marotta, per la prima volta alle prese con le contese social-mediatiche nerazzurre, ha usato una parola, “totem del buon senso”: riservatezza. A Milano, come a Roma, come a Napoli, si parla troppo, dando vita ad autentici “cinepanettoni”, nella definizione di Ausilio. Wanda Nara è estroversa, e nessuno le vieta di esserlo, ma deve porsi dei limiti. Le micce dialettiche non arrivino fino ai campi di gioco, producendo tensioni. La proprietà cinese affidi pieni poteri a Marotta. Al cospetto dei rinnovi di contratto, scattino multe automatiche, per chi eccede nelle indiscrezioni, tipo Icardi offerto all’Inter. E’ uno dei modi per avvicinarsi al pianeta Juve.
12-12-2018
Carlo Nesti: "Non meritavamo di andare avanti in 4"
Non è paragonabile l'eliminazione del Napoli con il suicidio dell'Inter. Il Napoli ha giocato, al di sotto delle aspettative, contro una squadra fortissimina, illuminata a giorno da Salah. L'inter, al contrario, ha speculato, senza gloria, su un risultato, quello del Barcellona, a lungo insperato. Il Napoli avrebbe meritato di giocare in 11 contro 10, a causa dell'intervento assassino di Van Dijk su Mertens: infame. Spalletti ha scelto, per l'ennesima volta, di giocare in 10 contro 11, quando ha preferito Perisic a Politano, un "innamoramento", che ormai lascia senza parole. La verità è che il calcio italiano, oggi, merita di andare avanti, con, al massimo, 2 squadre. Una è la Juventus, nettamente superiore. L'altra è una fra Roma, Inter e Napoli. E, se sarà Roma, avverrà solo per gli scherzi del sorteggio e del cammino. Io avrei visto meglio il Napoli, valutando le varie potenzialità.
29-11-2018
Carlo Nesti: "E' lecito sognarne ancora 4 in Champions?"
Al 75-80%, vedo ancora 4 squadre italiane negli ottavi di Champions. Mi illudo? Spero di no. La Juventus è vitaminizzata da Braccio di Ferro Ronaldo. Formidabile il suo apporto per se stesso, e come traino motivazionale per la squadra. La Roma commette, e ricommette, peccati di gioventù. Se i giallorossi non rimontano mai, crollano, e patiscono 19 arresti muscolari, come non chiamare in causa anche Di Francesco? l’Inter fa rabbia, perché Nainggolan doveva essere il primo a denunciare il suo stato di forma, e uscire. A Pochettino, è bastato “sparigliare” con Eriksen e Son, per buttare giù le torri nerazzurre. Il Napoli merita la qualificazione, come primo, e da imbattuto. Fabian Ruiz e Mertens sono gli emblemi del sistema-Ancelotti, che non ha la minima intenzione di passare per “co…one”. Che la sorte, a Liverpool, gli assicuri gli attributi giusti.
13-11-2018
Carlo Nesti: "Caro Ministro, on. Salvini, gradisca la mia replica, parola per parola"
Salvini: “Il calcio è lo specchio di un Paese”.
Nesti: “Non è il calcio, ma è, casomai, la politica, lo specchio dell’Italia”.
Salvini: “Da tifoso rossonero, mi sono vergognato del nostro centravanti, che è stato indegno”.
Nesti: “Da tifoso rossonero, non mi sarei vergognato del nostro centravanti: indegno è chi non si ribella al potere del più forte”.
Salvini: “L’esempio arriva dall’alto: se, a casa, i ragazzini vedono, che puoi andare faccia a faccia con l’arbitro, tu, campione, che guadagni tanti soldi, allora tutti sentono di poter fare altrettanto”.
Nesti: “L’esempio arriva dall’alto: se a casa i ragazzini vedono, in televisione, che i politici vanno faccia a faccia con altri politici, che guadagnano tanti soldi, e con gli arbitri-magistrati, allora tutti sentono di poter fare altrettanto”.
Salvini: “Spero gli diano una squalifica lunga, lunga, lunga”.
Nesti: “Prendo una distanza lunga, lunga, lunga dalle frasi di Salvini”.
Salvini: “Chiedere scusa, dopo, è segno di ravvedimento, ma uno deve pensarci prima".
Nesti: “Chiedere scusa, dopo, è segno di ravvedimento, e Higuain lo ha fatto, mentre i politici, quando sbagliano, non lo fanno mai, neanche a mente fredda".
8-11-2018
Carlo Nesti: "La mia lettera, su Mourinho, agli amici nerazzurri"
Cari amici nerazzurri,
mi rattrista, profondamente, il fatto che una parte di voi abbia interpretato il mio attacco a Mourinho, per il gesto di Torino, come un attacco all'Inter, in quanto il tecnico ne sarebbe un simbolo. Ma scherziamo? Il contenzioso era fra me e Mourinho, ora allenatore di tutt'altra squadra, e, se possibile, vorrei approfittarne per essere più obbiettivo, rispetto a mercoledì sera. E' vero: prima, ci sono stati i cori di insulti dei tifosi bianconeri, che censuro, nel modo più severo. Poi, c'è stata l'antipatica reazione di Mourinho, che ho già censurato, nel modo più velenoso. 1-1, e storia chiusa? No, perché chi guadagna quasi 30 milIoni all'anno non può mettersi sullo stesso piano dei tifosi. E' pagato anche per subìre gli umori di chi paga il biglietto, e, in quanto personaggio pubblico, deve dare l'esempio, e non scendere a certe bassezze morali. Ma, detto questo, cosa c'entri l'Inter, e cosa c'entrino le ultime inchieste giornalistiche sulla curva juventina, io non l'ho proprio capito. In ogni caso, se qualcuno, in casa interista, si è risentito, mi scuso, ma ero lontano anni luce dal vedere, in Mourinho, la luce riflessa dell'Inter!
Un abbraccio da
CARLO NESTI
7-11-2018
Carlo Nesti: “Mourinho potrà vincere tutto, ma, davanti al mondo, perderà sempre”
Bonucci è stato eroico, a fine partita, nel non mettergli le mani addosso. A fronte di tanta imbecillità, non era facile resistere alla tentazione di regolare i conti. Quando percepisci circa 30 milioni all’anno di stipendio, puoi anche ricevere gli insulti dei tifosi avversari, ma non puoi permetterti di reagire in quel modo. Tu sei la “star”, e tu devi “dare l’esempio”. Inoltre, se quegli insulti ti arrivano dappertutto, è perché, comunque, te li sei sempre cercati tu, in passato, cominciando per primo lo show dell’arroganza, e della presunzione. Ricordate quando sbeffeggiò l’allenatore Beretta, chiamandolo Barnetta? Un povero collega, trattato senza un minimo di rispetto. Se il Manchester avesse giocato sontuosamente, come la Juve all’Old Trafford, al massimo, avrebbe potuto sfoggiare le solite tre dita. Ma, ora, dopo questo epilogo fortunatissimo, sto immaginando quelle stesse dita altrove… E non lo scrivo, per buona educazione.
2-11-2018
Carlo Nesti: "Milan: giusta la trazione anteriore, ma nel momento sbagliato".
Gattuso è saggio, ma sfortunato. Saggio, perché ha azzeccato, per metà, la strada giusta della resurrezione del Milan. Sfortunato, perché non gli è permessa l’altra metà, dai travagli dell’infermeria. La trazione anteriore funziona, perché Cutrone ha tutto, per non lasciare isolato Higuain. Inoltre, Suso, con 4 gol e 6 assist, è decisivo da esterno, trequartista e cannoniere. Questa “lieta novella”, però, arriva nel momento sbagliato, perché preoccupa la trazione posteriore. La scelta della difesa a 3 doveva servire ad aggiungere un interno a centrocampo, in modo da non svuotarlo, dietro a 2 punte e un rifinitore. E’ ovvio, che i predestinati erano Kessie, Biglia e Bonaventura, ma gli acciacchi hanno reso necessari Bakayoko, Calhanoglu, e Kessie malandato. A ciò, va aggiunto il calvario di Caldara, che finalmente, nella difesa a 3, avrebbe avuto un senso compiuto. Peccato…
31-10-2018
Carlo Nesti: "Inter, sei sicura che i 3 mediani non siano decisivi?"
Non me ne vogliano Nainggolan, e i suoi fans, ma non sono indifferente alle prestazioni dell’Inter, a centrocampo, contro il Milan, da quando è uscito il belga, infortunato, e contro la Lazio, senza il belga, convalescente. Nel primo caso, con Borja Valero, al posto di Nainggolan, Brozovic e Vecino, il 4-2-3-1 si è trasformato spesso in un 4-3-3, grazie alle scalate all’indietro dello spagnolo. Nel secondo caso, con Brozovic, Vecino e Joao Mario, poi sostituito da Borja Valero, il 4-3-3 è stato effettivo. Dando per scontata la crescita di condizione di Brozovic e Vecino, vedo un’Inter più equilibrata, ed anche più piacevole nel gioco. Nainggolan, se sta bene, non si discute, ma invito Spalletti a riflettere pure sul 4-3-2-1, con Perisic-Nainggolan dietro a Icardi, e Politano primo cambio, pur di non modificare la mediana, composta da 3 elementi, inclusa l’opzione-Gagliardini.
22-10-2018
Carlo Nesti: "Visto il caso-Juve su "Report"? La gioia di sentirsi "sportivi puri" non ha prezzo!"
Visto il caso-Juve su “Report”? Sarebbe fuori luogo se un giornalista, come me, che non si è mai occupato di cronaca nera, salvo Heysel ’85, emettesse una sua sentenza. No, cari amici. Non aspettatevi niente di speciale, da me, se non la certezza, che certi sapori vomitevoli delle curve riguardano tante-tante-tante società, e non solo la Juventus, rituale, e comodo, capro espiatorio di tutti i cancri del Creato. Ma “noi che…”, ad oltre 60 anni, paghiamo ancora per prenotare un campo, ogni settimana, e per giocare a pallone con i coetanei, continuiamo ad essere orgogliosi di essere “sportivi puri”, e di non avere niente a che fare con i rimorsi di coscienza altrui. Toglieteci pure il “giudizio”, che spetta alla “giustizia”. Ma non toglieteci la sicurezza di essere nel “giusto”, senza bisogno di farci “giudicare” dagli altri. Viva noi, figli, eternamente giovani, solo della passione!
19-10-2018
Carlo Nesti: "Il derby in formato "scheda": Inter-Milan 3-3"
Provo a giocare il derby di Milano, alla mia maniera, in formato “scheda”, come se ogni risorsa in più determinasse un gol.
TECNICA – Inter-Milan 1-0 – De Vrij, Skriniar, Asamoah, Brozovic, Nainggolan, Perisic, Candreva, Icardi e Lautaro fanno la differenza.
FISICO – Inter-Milan 2-0 – La fisicità è una risorsa più volte evidenziata dai nerazzurri, anche a costo di rinunciare a qualcosa sul piano creativo.
AGONISMO – Inter-Milan 2-1 – Mi convince lo spirito, che Gattuso ha saputo infondere nella squadra, sopperendo al gap individuale.
COLLETTIVO – Inter-Milan 2-2 – Il Milan può essere favorito, restando corto, da qualche distanza di troppo fra mediani e trequartisti dell’Inter.
DIFESA – Inter-Milan 3-2 – Handanovic, De Vrij e Skriniar possono murare Higuain, ma Asamoah sarà molto impegnato da Suso.
CENTROCAMPO – Inter-Milan 3-3 - Kessie, Biglia e Bonaventura sono in grado di sovrastare Brozovic-Gagliardini, se Nainggolan non scala.
ESTERNI – Inter-Milan 3-3 – Parità, che non cambia il risultato. Tutto dipende dal crescendo di forma di 2 sotto tono: Perisic e Calhanoglu.
ATTACCO – Inter-Milan 3-3 – Parità, che non cambia il risultato. Sia Icardi, che Higuain possono essere decisivi, anche spalleggiati da Lautaro e Cutrone.
15-10-2018
Carlo Nesti: "I primi, nelle pagelle, dopo 8 giornate: Piatek, Ronaldo e Suso"
Grazie all’analisi e alla sintesi dello statistico Massimo Fiandrino, abbiamo preso in considerazione i voti in pagella dei giocatori di Serie A, espressi dai 3 quotidiani sportivi italiani: “La Gazzetta dello Sport”, “Corriere dello Sport” e “Tuttosport”. Dopo 8 giornate, le medie-voto premiano, come 5 migliori in assoluto: Piatek (Genoa) 7,02, Ronaldo (Juventus) 6,96, Suso (Milan) 6,86, Gervinho (Parma) 6,83 e Cancelo (Juventus) 6,74. Dando un’occhiata panoramica alle 8 potenziali “grandi” del torneo, in ordine alfabetico, i leader in classifica sono: nella Fiorentina Chiesa 6,71, nell’Inter Skriniar 6,33, nella Juventus Ronaldo 6,96, nella Lazio Lulic 6,26, nel Milan Suso 6,86, nel Napoli Insigne 6,65, nella Roma Florenzi 6,25, e nel Torino Iago Falque 6,58.
3-10-2018
Carlo Nesti: "Molto contrariato per la svolta-Marotta"
Non lo nego: “mi girano assai”, tutte le volte, in cui si stacca un “petalo” della vecchia “rosa” del calcio: quello “a misura d’uomo”, finito negli anni Ottanta-Novanta. Marotta era uno degli ultimi “petali”: 14 titoli, vinti in 8 anni, alla faccia dell’anagrafe. La verità? All’inizio, Marotta era il plenipotenziario del mercato, con Paratici “assistente”. Poi, Marotta si è spostato sul versante più amministrativo, e Paratici sul versante più tecnico. Risultato. Paratici, ottimo “pescatore di uomini”, è diventato insostituibile, sovrastando Marotta nel caso Ronaldo. E Marotta, mutando gli scenari amministrativi, che prospettano “sfide globali” (fatturati: Real 751, Juve 411), è diventato, improvvisamente, “superato”. Questo è un mondo, nel quale il “rampantismo aggressivo” dei quarantenni, che crede di potere fare a meno di competenza, esperienza e umanità, non fa per me.
28-9-2018
Carlo Nesti: "Le buone ragioni della Juve per temere il Napoli"
Anche quando imperava lo scetticismo, nel pre-campionato, ho sempre pensato, che il Napoli potesse essere, a ridosso dell’Inter, l’anti-Juve. Ero convinto, che l’avvicendamento Sarri-Ancelotti fosse paragonabile ai Sacchi-Capello, o Conte-Allegri, del passato remoto e prossimo. Dall’intregralismo spettacolare, all’eclettismo equilibrato: imporre una strategia più elastica e prudente, senza perdere la brillantezza del gioco. Mi aspettavo, in particolare, che Ancelotti uscisse dai rigidi schematismi del predecessore, con l’unica lacuna grave dell’assenza di Jorginho. Il passaggio dal 4-3-3 al 4-4-2 ha garantito alla squadra, e alla Nazionale, un dono inatteso. La trasformazione di Insigne nel “nuovo Zola”: più centralità in attacco, meno distanza dall’area, e maggiore valorizzazione di tiro, opportunismo, e agilità nel breve. Simultaneamente, 2 “stantuffi” laterali unici: Callejon a destra e Zielinski a sinistra.
17-9-2018
Carlo Nesti: "Inter: la squadra più danneggiata del campionato"
Gli errori subiti contro il Parma, e cioè il gomito di Di Marco ignorato, in area emiliana, e il fuorigioco attivo, sul gol dello stesso Di Marco, non sono episodi isolati. Monitorando le “grandi” della Serie A, si scopre che, finora, l’Inter è stata la squadra più danneggiata, con 7 errori “contro” di rilievo.
ARBITROMETRO
A CURA DI MASSIMO FIANDRINO, DA UN'IDEA DI CARLO NESTI, SINTETIZZANDO LA "MOVIOLA" DE "LA GAZZETTA DELLO SPORT"
SITUAZIONE DELLE "GRANDI" DEL CAMPIONATO, DOPO LA GIORNATA NUMERO 4
FIORENTINA
RIGORI
A FAVORE: 0
CONTRO: 0
ERRORI
A FAVORE: 5
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Rigori contro ignorati: 1
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Fuorigioco altrui ingiusti: 0
Fuorigioco contro non segnalato : 0
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CONTRO : 1
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INTER
RIGORI
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JUVENTUS
RIGORI
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CONTRO: 2
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LAZIO
RIGORI
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CONTRO: 5
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MILAN
RIGORI
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CONTRO: 5
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NAPOLI
RIGORI
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CONTRO: 2
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ROMA
RIGORI
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ERRORI
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Rigori contro ignorati: 1
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CONTRO: 0
Rigori a favore ignorati: 0
Rigori contro ingiusti: 0
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TORINO
RIGORI
A FAVORE: 0
CONTRO: 0
ERRORI
A FAVORE: 1
Rigori a favore ingiusti: 0
Rigori contro ignorati: 0
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Punizioni contro ignorate : 1
Fuorigioco altrui ingiusti: 0
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CONTRO: 5
Rigori a favore ignorati: 1
Rigori contro ingiusti: 0
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Punizioni contro ingiuste: 0
Fuorigioco propri ingiusti: 0
Fuorigioco contro ingiusti: 0
Espulsioni a favore ignorate: 1
Espulsioni contro ingiuste : 0
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29-8-2018
Carlo Nesti: "Inter: basta con il lamento-Modric!"
“Sta diventando stucchevole continuare a coltivare il rimpianto-Modric, come se questo fosse il motivo delle disillusioni dell’Inter. Qualora una squadra non sapesse offrire garanzie tecnico-tattiche, prescindendo dalla figura, non più indispensabile come un tempo, del “regista”, significherebbe, che siamo rimasti fermi agli anni Ottanta. Da quando si gioca, integralmente, a zona, si può spostare in altre zone del campo, che non siano, per forza, la mediana, i “trampolini di lancio” per la/le punte. Spalletti ha una rosa di 4 giocatori, Brozovic, Vecino, Borja Valero e Gagliardini (a parte Joao Mario), per scegliere 2-3 semplici “anelli di congiunzione” fra la difesa, e la tre quarti. Devono essere tenaci nel coprire, e rapidi, prima che l’avversario chiuda gli spazi, nel recapitare il pallone fra i piedi di Nainggolan e Perisic (e/o Politano e Lautaro). E’ lì, che si deve accendere la scintilla dell’imprevedibilità, 15 metri più avanti di dove l’avrebbe accesa Modric. Dimenticatelo!”.
21-8-2018
TORINO: ECCO LE RAGIONI DI UNA PROTESTA
CAMPIONATO 2017-18
UN NUMERO DI "TORTI" DOPPIO, RISPETTO AI "FAVORI"
"ARBITROMETRO", A CURA DI MASSIMO FIANDRINO E CARLO NESTI
TRATTO DALLA "MOVIOLA" DE "LA GAZZETTA DELLO SPORT"
SINTESI
RIGORI
A FAVORE: 2
CONTRO: 8
ERRORI
A FAVORE: 11
Rigori a favore ingiusti: 0
Rigori contro ignorati: 4
Punizioni a favore ingiuste: 0
Punizioni contro ignorate : 0
Fuorigioco altrui ingiusti: 1
Fuorigioco contro non segnalato: 1
Espulsioni a favore ingiuste: 0
Espulsioni contro ignorate: 3
Reti ingiuste assegnate: 1
Reti altrui valide annullate: 0
Altro: 1
CONTRO: 21
Rigori a favore ignorati: 2
Rigori contro ingiusti: 2
Punizioni a favore ignorate: 1
Punizioni contro ingiuste: 0
Fuorigioco propri ingiusti: 1
Fuorigioco contro ingiusti: 2
Espulsioni a favore ignorate: 5
Espulsioni contro ingiuste : 2
Reti valide annullate: 1
Reti altrui ingiuste assegnate: 2
Altro: 3
DETTAGLIO
RIGORI
A FAVORE: 2
CONTRO: 8
ERRORI
A FAVORE: 11
Rigori a favore ingiusti: 0
Rigore contro ignorati : 4
4^gta: Torino-Sampdoria (2-2) – Arbitro: Tagliavento. In avvio Iago Falque si prende un bel rischio strattona in area Strinic.
7^gta: Torino-Verona (2-2) – Arbitro: Gavillucci. Manca un rigore al Verona per un'entrata di Molinaro su Cerci.
16^gta: Lazio-Torino (1-3) – Arbitro: Giacomelli. Da un possibile rigore a favore della Lazio, i biancocelesti si trovano in pochi secondi in dieci uomini per lespulsione di Immobile. La sfida dell'Olimpico vive nell'ultimo minuto del primo tempo il momento piu' nervoso e decisivo, sul risultato di 0-0. Nella stessa azione si susseguono due episodi dubbi, con il direttore di gara che ricorre alla Var e fa inviperire i biancocelesti. Sul cross di Immobile, Iago Falque tocca da distanza ravvicinata il pallone con la mano ; Giacomelli lascia proseguire e nella stessa azione l'attaccante prima centra il palo, poi cade nella provocazione di Burdisso e lo colpisce con un abbozzo di testata.
37^gta: Torino-Spal (2-1) – Arbitro: Mariani. Nel finale l'episodio piu' controverso , il contatto in area tra Felipe e Moretti : rischia molto il Granata per un intervento che si poteva punire con il calcio di rigore
Punizioni a favore ingiuste: 0
Punizioni contro ignorate: 0
Fuorigioco altrui ingiusti: 1
31^gta: Torino-Inter (1-0) – Arbitro: Tagliavento. Al'31 segnalato un fuorigioco inesistente a Icardi : sulla sua sponda Miranda colpisce il palo.
Fuorigioco contro non segnalato : 1
11^gta: Torino-Cagliari (2-1) – Arbitro: Calvarese.Il Torino trova il 2-1 dopo 2 angoli consecutivi nell'azione che porta al primo, Belotti è in fuorigioco sul servizio di Ljajic.
Espulsioni a favore ingiuste: 0
Espulsioni contro ignorate: 3
6^gta: Juventus-Torino (4-0) – Arbitro: Giacomelli. Ljaijc gia' ammonito è stato graziato dall'arbitro Giacomelli è gli è stato risparmiato il secondo cartellino giallo
(forse per evitare polemiche).
11^gta: Torino-Cagliari (2-1) – Arbitro: Calvarese. Rischia Sirigu nel finale che protesta parecchio per un mancato fischio a favore (c'era il fallo di Giannetti), Calvarese lo ammonisce “soltanto” fingendo di non sentire che il portiere gli da' del matto.
25^gta: Torino-Juventus (0-1) – Arbitro: Orsato. Intervento di Ansaldi su Pjanic con piede a martello , entrata da “Arancione”, neppure il fallo e il cartellino giallo.
Reti ingiuste assegnate: 1
14^gta: Torino-Udinese (2-0) – Arbitro: Abisso. Belotti spinge con due mani la schiena di Larsen , impedendone di saltare. Sullo sviluppo dell'azione Niang (servito proprio da Belotti) va al tiro e Bizzarri devia in angolo . Batte Iago Falque e
N'Koulou insacca. La Var non puo' intervenire e perche' si tratta di una nuova azione.
Reti altrui valide annullate: 0
Altro: 1
31^gta: Torino-Inter (1-0) – Arbitro: Tagliavento. Negato anche nel finale un calcio d'angolo all'Inter.
ERRORI
CONTRO: 21
Rigori a favore ignorati: 2
4^gta: Torino-Sampdoria (2-2) – Arbitro: Tagliavento. Il netto fallo in area di Barreto
(il pestone e i tacchetti affondano sul piede di Ljaijc) sul fantasista serbo al '40 del secondo tempo al culmine dell'assalto Granata. - Niente Var per Il Torino gia' penalizzato a Bologna (tolto un gol valido ai Granata).
17^gta: Torino-Napoli (1-3) – Arbitro: Mazzoleni. Albiol al '82 colpisce con la mano in un contatto con Belotti, poteva starci il calcio di rigore. Invece Mazzoleni fischia il fallo in attacco.
Rigori contro ingiusti: 2
10^gta: Fiorentina-Torino (3-0) – Arbitro: Mariani.Barreca appoggia la mano su Chiesa che crolla a terra. L'arbitro punisce il gesto con il rigore , piu' il rosso per la chiara occasione da gol (porta spalancata). Moltissimi dubbi anche per questa doppia decisione , la spinta (se c'e') sembra davvero minima.
Anche qui in presenza di un contatto la Var resta in disparte.
10^gta: Spal-Torino (3-0) – Arbitro: Valeri.La Spal trova il pareggio su rigore chiamato dalla Var : Grassi anticipa De Silvestri . L'impatto fra le due gambe c'e' , ma non è cosi' clamoroso . Insomma a lasciare perplessi non è tanto il penalty, ma il fatto che non darlo sia stato considerato da Gavillucci “chiaro errore” e questo ha consentito di portare Valeri al video. Scelta tirata dai capelli : visti in area episodi molto piu' importanti con la Var in silenzio.
Punizioni a favore ignorate: 1
23^gta: Sampdoria-Torino (1-1) – Arbitro: Rocchi. Ci stava il fallo nel caso dell'abbattimento di Andrea Belotti, lanciato a rete in contropiede nel finale. L'intervento del doriano Murru era al limite del regolamento. In ogni caso è stato compiuto fuori dell'area, quindi non sarebbe stato punibile con un calcio di rigore,
ma poteva meritare un calcio di punizione.
Punizioni contro ingiuste: 0
Fuorigioco propri ingiusti: 1
14^gta: Milan-Torino (0-0) – Arbitro: Irrati. Il direttore di gara lascia giocare Kalinic in sospetto fuorigioco e dopo probabile fallo su N'Koulou.
Fuorigioco contro ingiusti: 2
1^gta: Bologna-Torino (1-1) – Arbitro: Massa. Tolto un gol regolare al Torino quello del 2-1 e della possibile vittoria (mancava sei minuti al'90). Si è trattato di un errore umano da parte dell'assistente La Rocca , che ha dato scacco matto prima all'arbitro Massa e poi alla tecnologia. Al limite dell'area del Bologna c'e' Rincon che cerca di giocare un pallone , ma è anticipato da destro nell'insolito ruolo di difensore.
Il tocco infelice del rossoblu innesca Belotti , l'assistente pero' ne registra immediatamente la posizione di fuorigioco alzando la bandierina.
Un errore evidente perche' è stato un avversario a servigli il pallone.
Massa vede la segnalazione del collaboratore e ferma l'azione. Nel frattempo Belotti dopo aver sbagliato il tiro, serve indietro Berenguer, tiro e gol.
Tutto a gioco fermo e Orsato puo' solo comunicare a Massa il pasticcio avvenuto e non si puo' tornare indietro, la moviola è impotente perche' il gioco è stato fermato dall'arbitro.
9^gta: Torino-Roma (0-1) – Arbitro: Damato. Fischiato un millimetrico fuorigioco a Sadiq, qualche dubbio resta.
Espulsioni a favore ignorate: 5
3^gta: Benevento-Torino (0-1) – Arbitro: Abisso. Nel 2° tempo graziato Cataldi dal secondo giallo per una trattenuta plateale su Baselli
11^gta: Torino-Cagliari (2-1) – Arbitro: Calvarese. Al'39 Belotti s'invola in contropiede , Joao Pedro (gia' ammonito) lo atterra. Ci stava il secondo cartellino giallo e dunque il cartellino rosso per il giocatore brasiliano.
23^gta: Sampdoria-Torino (1-1) – Arbitro: Rocchi. Al'2 del secondo tempo, Ramirez allarga in gomito su un contrasto aereo su Ansaldi : il difensore argentino ha la peggio , ma il trequartista della Sampdoria rischia il cartellino rosso.
25^gta: Torino-Juventus (0-1) – Arbitro: Orsato. Chiellini irruento e scomposto su Belotti , nello slancio rifila una manata al volto del Granata. Orsato non fischia neppure il fallo. Da prova tv.
38^gta: Genoa-Torino (1-2) – Arbitro: Illuzzi. Bertolacci rifila un pestone a Belotti a gioco fermo, poteva starci il cartellino rosso.
Espulsioni contro ingiuste : 2
10^gta: Fiorentina-Torino (3-0) – Arbitro: Mariani.Barreca appoggia la mano su Chiesa che crolla a terra. L'arbitro punisce il gesto con il rigore , piu' il rosso per la chiara occasione da gol (porta spalancata). Moltissimi dubbi anche per questa doppia decisione , la spinta (se c'e') sembra davvero minima.
Anche qui in presenza di un contatto la Var resta in disparte.
23^gta: Sampdoria-Torino (1-1) – Arbitro: Rocchi. Con Acquah , l'arbitro Rocchi troppo fiscale per la doppia ammonizione inflitta al ghanese. Uno dei due cartellini gialli mostrati al centrocampista del Torino si poteva evitare.
Reti valide annullate: 1
1^gta: Bologna-Torino (1-1) – Arbitro: Massa. Tolto un gol regolare al Torino quello del 2-1 e della possibile vittoria (mancava sei minuti al'90). Si è trattato di un errore umano da parte dell'assistente La Rocca , che ha dato scacco matto prima all'arbitro Massa e poi alla tecnologia. Al limite dell'area del Bologna c'e' Rincon che cerca di giocare un pallone , ma è anticipato da destro nell'insolito ruolo di difensore.
Il tocco infelice del rossoblu innesca Belotti , l'assistente pero' ne registra immediatamente la posizione di fuorigioco alzando la bandierina.
Un errore evidente perche' è stato un avversario a servigli il pallone.
Massa vede la segnalazione del collaboratore e ferma l'azione. Nel frattempo Belotti dopo aver sbagliato il tiro, serve indietro Berenguer, tiro e gol.
Tutto a gioco fermo e Orsato puo' solo comunicare a Massa il pasticcio avvenuto e non si puo' tornare indietro, la moviola è impotente perche' il gioco è stato fermato dall'arbitro.
Reti altrui ingiuste assegnate: 2
13^gta: Torino-Chievo (1-1) – Arbitro: Banti. Resta piu' di un dubbio sulla rete del Chievo : Hetemaj si aiuta con un braccio per superare nello stacco aereo De Silvestri.
Siamo al limite e per questa ragione la Var resta in sonno.
38^gta: Genoa-Torino (1-2) – Arbitro: Illuzzi. Resta l'errore sulla rete del Genoa, viziata da un fallo di Lapadula che spinge e trattiene Molinaro : poi il pallone finisce a Padev che insacca.
Altro: 3
11^gta: Torino-Cagliari (2-1) – Arbitro: Calvarese. Calvarese non concede il vantaggio a Ljaijc al'50 s.t., interrompendo una potenziale occasione pericolosa.
Il serbo era ancora nella sua meta' campo, ma non aveva nessun difensore tra se e la porta.
12^gta: Inter-Torino (1-1) – Arbitro: Orsato. Nel finale manca un angolo al Torino, sulla deviazione di Baselli c'e' il tocco di Handanovic.
19^gta: Torino-Genoa (0-0) – Arbitro: Irrati. L'arbitro nega al Torino un angolo conquistato prima del '45 : andava battuto.
17-8-2018
Carlo Nesti: "La mia Top Ten del mercato - 1) Ronaldo. 2) Higuain. 3) De Vrij. 4) Bonucci. 5) Nainggolan. 6) Emre Can. 7) N'Zonzi. 8) Pastore. 9) Lautaro. 10) Zaza".
13-8-2018
Carlo Nesti: "Scudetto: dalla vecchia "Milano da bere" alla nuova "Milano da bar""
“Chi può azzardare un pronostico, diverso dalla leadership-Juve, dopo che, per 7 volte, in molti abbiamo tentato di immaginare una anti-Juve? Siamo alle prese con una squadra, che in 7 campionati ha ottenuto 634 punti, con una media superiore ai 90, quando il massimo, vincendo tutte le partite, è di 114 punti: formidabile. E allora, se mi proibisco il pronostico, mi concedo una ipotesi, determinata dal fatto che, subito dopo Ronaldo, la stella del mercato si chiama Milano (leggi = Inter e Milan). Magari, non ancora una “Milano da bere”, ma sicuramente una “Milano da bar”, perché è lecito discutere, con rinnovato entusiasmo, di nerazzurri e rossoneri, almeno quanto del monumentale Cristiano. Una Suning aggressiva ha sostituito una Suning frastornata. E un Eliott credibile ha “suonato un Ghong” indifendibile. A me, non sembra poco, da De Vrij-Lautaro, a Caldara-Higuain, senza dimenticare affatto, sullo sfondo, Napoli, Roma e Lazio”.
6-8-2018
Carlo Nesti: "Ecco il colosso Suning, che aspettavamo"
Non nego di provare simpatia per chi arriva, con tanti soldi, ma non esibisce subito la sua ricchezza. In queste ultime stagioni, con la complicità dei vincoli del FPF, ci siamo quasi dimenticati che Suning è un colosso, che fattura 15 miliardi di Euro l’anno. L’unico dubbio riguardava i loro reali obbiettivi: i risultati del campo, o i risultati del marketing? Questo perché un marchio, come quello dell’Inter, si può vendere bene, in Oriente, anche sfruttando la gloria del passato (leggi = storia), e non, per forza, vincendo nel presente. Il mercato attuale, dopo la farsa Thohir-De Boer di 2 anni fa, e dopo le rinunce a Sanchez e Vidal dell’anno scorso, dissipa molte mie perplessità. De Vrij, Vrsaliko, Asamoah, Nainggolan, Politano e Lautaro, anche senza Modric, assicurano una grande competitività.
28-7-2018
Carlo Nesti: "Scambio Bonucci-Caldara: l'"occasione" batte la "programmazione""
Se lo scambio Bonucci-Caldara, molto difficile da comprendere, andrà in porto, avremo la conferma che, a livello di grandi club, ormai, l’”occasione” batte la “programmazione”. Posso solo immaginare la riflessione di Marotta-Paratici: “Se Caldara, quest’anno, esplodesse, fra 12 mesi, pur essendo sotto contratto, il procuratore gli imporrebbe di puntare i piedi, e chiedere la cessione, verso un ingaggio molto più allettante del nostro (già oggi, c’è il Chelsea)”. Su questa riflessione, si innesta il timore, che la difesa bianconera, priva di Buffon, perda carisma ed esperienza. La Champions, anche solo arrivando ai quarti di finale, assicura un introito intorno ai 75 milioni, il prezzo di un altro Caldara. E allora, ecco che un Bonucci di 31 anni, in coppia con Chiellini, offre le garanzie immediate dell’”usato sicuro”, nel solco di Ronaldo, per tentare di conquistare il trofeo. A me… il discorso non piace, ma può essere così.
25-7-2018
Carlo Nesti: "La Juve non deve privarsi di Caldara!"
La “macchia”, che rovinerebbe un mercato eccezionale, sarebbe privarsi di Caldara. Io comprendo, che l’ossessione-Champions abbia indotto la società a puntare su una ultra-sicurezza come Ronaldo. Ma sacrificare il miglior difensore giovane italiano, per puntare su un’altra certezza immediata, come Bonucci, significherebbe scherzare con il tempo, che passa. Parliamoci chiaramente. C’è stato un Bonucci sublime (Juve), con Buffon dietro, e Barzagli-Chiellini al fianco. E c’è stato un Bonucci, comunque utile (Milan), ma meno efficace, senza la “cornice del quadro”. Se il suo ritorno, in una difesa a 4, e non a 3, comportasse la rinuncia al presente, e al futuro (Chiellini + Caldara), sarebbe tutto da decifrare.
11-7-2018
Carlo Nesti: "Cari tifosi della Juve, e se vi dicessi, che Ronaldo lo avete acquistato voi?"
Cari tifosi della Juve,
chi scrive è il primo, cinicamente, ma realisticamente, ad inquadrare così l’affare-Ronaldo: al 75% business, e al 25% calcio. Coloro, che credono si sia “svenata” la proprietà del club, sono del tutto fuori strada. Se la spesa è 100, i ricavi saranno 300! Alludo agli abbinamenti dell’immagine di Cristiano a qualsiasi cosa si muova: in primo luogo, Fiat e Ferrari. Ma, attenzione! Anche a fronte di circa 30 milioni annui di stipendio, ci voleva altro per convincere Ronaldo. E, se abbiamo imparato a conoscerlo, pure a livello sentimentale (vedi stati d’animo, dalla commozione alla rabbia, con la maglia del suo paese), nulla mi toglie dalla testa una cosa. Juve-Real: strepitosa rovesciata, gol, standing ovation di voi tifosi, e… colpo di fulmine! Lui, che ringrazia, già “innamorato”. Questa è stata la prima “molla” dell’affare, in quanto, senza il suo “capriccio”, nulla sarebbe stato possibile. Secondo me, la società, oltre a pagare Cristiano… dovrebbe pagare proprio voi!
6-7-2018
Carlo Nesti: "Ronaldo alla Juve non è mai stato un "mistero buffo""
Ronaldo alla Juventus non è mai stato un “mistero buffo”, su cui ironizzare. Tutto è probabile, anche se può sembrare follia l’idea di trentatreenne, acquistato per 100 milioni, e pagato 30 per 4 anni. Premetto che “follia”, nel vocabolario del calcio di oggi, è un termine soppresso. Non c’entra più solo il valore del giocatore, ma la disponibilità immediata di denaro, e l’ossessione dell’obbiettivo, che, se centrato, moltiplica gli introiti: la Champions League. I 33 anni “atletici” di Cristiano, secondo esami sofisticati, sono falsi, perché si tratta di un professionista unico, e maniacale. La “testa”, inoltre, a Torino, potrebbe essere riprogrammata da nuove motivazioni. Credo, comunque, che si passi anche attraverso la cessione di Higuain, forse, al Chelsea.