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Sarri a rischio! Ecco in esclusiva il casting di nomi contattati dalla Juventus. Il Manchester United fa saltare il banco: è arrivata l'offerta da 100 milioni! Preview Champions: il favorito è...

Sarri a rischio! Ecco in esclusiva il casting di nomi contattati dalla Juventus. Il Manchester United fa saltare il banco: è arrivata l'offerta da 100 milioni! Preview Champions: il favorito è...TUTTO mercato WEB
mercoledì 5 agosto 2020, 00:53Editoriale
di Tancredi Palmeri

Non è soltanto un pensiero - nemmeno troppo difficile - ad alta voce, quello su Sarri a rischio in caso di uscita contro il Lione. Come verrà giocata la Champions segnerà il futuro dell'allenatore toscano, ed è incredibile se si pensa che si tratta, per bene che vada, di 4 partite in 14 giorni, dunque non certo raffrontabile con l'eventuale fiducia nel lavoro dei 13 mesi precedenti.
Ma appunto, non è solo un pensiero o una ipotesi giornalistica.
Perché la Juventus ha già contattato diversi allenatori per l'eventuale sostituzione di Sarri!
Quando il tuo datore di lavoro, a prescindere dai risultati, si premunisce per il tuo eventuale rimpiazzamento, vuol dire che all'interno non si crede già più nel tuo lavoro, ma sono le contingenze che continuano ancora a tenerti al tuo posto.
La Juventus ha fatto un giro ampio di contatti per sondare le disponibilità a venire a Torino, ed essere pronta ad ogni evenienza. Anche perché tra la fine di questa stagione e l'inizio della prossima c'è un mese scarso di tempo, e includendo in mezzo il mini-ritiro, il mercato e la preparazione.
Il primo obiettivo e il principale è stato Zinedine Zidane: possiamo confermare che con lui non c'è stato solo un pour-parler, ma anche la prospettiva del progetto e dell'offerta, con tanto di rientro di Pogba alla casa madre. Ma Zizou ha di nuovo, dopo l'anno scorso, declinato, non volendo per ora rinunciare al Real Madrid, e rimandando a data da destinarsi.
Se a Zidane era stato prospettato un progetto di lavoro, invece con gli altri si è solo proceduto ad avviare i contatti senza promettere ancora nulla.
E finora sono stati incassati solo sì. Un vero e proprio casting finora, preliminare perché il ruolo non è ancora disponibile.
Ecco gli altri quattro nomi di cui è stata vagliata la disponibilità.
Il primo è stato Pochettino, in un certo senso il favorito, che l'anno scorso aveva perso al rush finale con Sarri perché penalizzato dalla clausola pesantissima del Tottenham. Tra questi quattro, Pochettino è quello che dimostra la migliore capacità di gestione dei grandi giocatori, ma è un cambio da 12 milioni di € a stagione, dunque non semplice da accettare.
Il secondo contattato è stato Simone Inzaghi, su cui rimangono alcuni dubbi per come è stata gestita la pressione nel post-lockdown, ma che però ha dalla sua un costante percorso di crescita.
Sia Pochettino che Simone Inzaghi hanno dato la loro disponibilità di massima, e alla stessa maniera hanno fatto gli altri due nomi, entrambi italiani, pure vagliati.
Il terzo contattato è stato Spalletti, che ovviamente non ci penserebbe due volte ad accettare finalmente in carriera una squadra che parte favorita.
E il quarto nome, a sorpresa ma non troppo, è quello di Gianpiero Gasperini, scuola e pedigree Juve, su cui si serba solo una remora sulla capacità di poter ottenere da affermate stelle internazionali quello che si è capaci di ottenere da giocatori affamati, un po' il fattore su cui è cascato Sarri. Ovviamente Gasperini vedrebbe il salto a Torino come il coronamento di una lunga carriera.
Quattro nomi, tutti più o meno in attesa delle prossime tre settimane.

Chi invece dovrà attendere molto, molto di meno, è il popolo di Manchester di fede rossa.
Lo United sta per mettere a segno il colpo dell'estate 2020, che dalle parti dell'Old Trafford non è poi di così grande austerity: Jadon Sancho nella giornata di ieri, come informato dalla Bild, aveva già raggiunto l'accordo con il club inglese per il proprio contratto, da 10 milioni di € netti all'anno, una cifra tremenda per un giovanissimo.
Martedi è stata una giornata fiume per il Manchester United e il Borussia Dortmund: riunioni senza sosta, che continueranno in tutto il mercoledi.
Ma adesso c'è l'offerta, gigantesca, storica, del Manchester United: 100 milioni di € per Jadon Sancho!
La settimana scorsa lo United aveva ventilato, senza ancora presentare offerta, l'ipotesi dei 90 milioni, che era stata respinta con una rigidità tale da fare capire che non si trattava solo di un comportamento di maniera per il Borussia Dortmund. Adesso l'offerta è arrivata: 100 milioni tondi tondi, prezzo storico che renderebbe Jadon Sancho alla pari il decimo acquisto più costoso della storia del calcio.
Incredibile che ci sia un 'ma' su una cifra simile, ma il Borussia Dortmund parrebbe ancora fermo sulla richiesta iniziale di 120 milioni di €. In verità, la presentazione della offerta ufficiale sembra aver ammorbidito la posizione, e adesso si ragiona sulla tipologia di bonus per coprire la distanza verso i 120 milioni.

Non è distante invece la Champions, siamo vicinissimi. E siccome bisogna sapersi bagnare nelle fredde acque del pronostico, mi espongo. La favorita per la Champions 2020 è... la vincente di Manchester City-Real Madrid!
In una competizione così anomala come questa, con metà squadre già al turno successivo, mi sia consentito di scegliere non tanto una squadra, quanto la vincente di un confronto. Perché City e Madrid sono esattamente le più complete sotto i vari punti di vista tra quelle in corsa.
Cominciamo dalla favorita vera e propria, o la più favorita delle due, ovvero il Manchester City: ovvio, parte da un 1-2 in trasferta e giocherà contro una squadra costretta ad esporsi e senza avere dietro lo squalificato Sergio Ramos a metterci una pezza speciale.
Ma al di là del favore in sé per la partita, è la maniera in cui Guardiola vinse a Madrid che fa capire che qualcosa è cambiato: dopo anni in cui Pep si è preso gli applausi ma è finito a organizzare la festa in casa per assistere alla finale di Champions, era ed è chiaro che stavolta ha deciso di scendere a patti con il pragmatismo per arrivare non solo a vincere, ma anche in finale dove addirittura manca da qualcosa come 9 anni! E questa apertura all'elasticità tattica per arrivare al risultato è quanto mai saggia e opportuna in una competizione con tre partite in gara secca e senza poter contare sull'inferno della propria tana. E' vero, si è perso Sané, e Aguero quasi sicuramente non toccherà campo, ed è una mutilazione importante delle capacità offensive. Ma proprio per questo ancora di più Guardiola sa che dovrà dosare quello che ha a disposizione e farselo bastare, differentemente da altri anni in cui l'imbarazzo della scelta si è quasi rivelato controproducente.
E come ultimo fattore da non sottovalutare, il City non ha solo da farsi perdonare il campionato perso male, ma soprattutto ha il vento dell'orgoglio della cancellazione della sentenza Uefa, che gli restituisce un orgoglio smisurato.
Dall'altra parte c'è il Real Madrid quasi fuori, ma a cui va concesso il beneficio del dubbio: perché se Zidane dovesse riuscire a ribaltare lo scenario impossibile della sconfitta in casa senza per di più poter contare sul proprio capitano e spirito guida, allora dai Quarti in poi arriverebbe con una rincorsa violentissima. Paradossalmente per il Real Madrid le colonne d'Ercole sono adesso: niente sarebbe così difficile come far saltare in casa il tavolo dei primi favoriti. E se dovesse riuscirci, figuratevi cosa sarebbe Zidane e la sua ciurma per tutti gli altri. Ricordatevi ancora di un fattore molto importante: finora Zizou non ha mai – e dicasi MAI – perso una eliminatoria di Champions. E rispetto a quando tutto si è fermato, ha aggiunto in più una Liga vinta in rimonta non avendo certo la squadra più forte. Last but not least, se c'è un allenatore che ha il DNA Champions, e la scaltrezza tattica di essere trasformista, quello è Zidane.
Il che chiude l'editoriale come l'abbiamo iniziato: per questo è stato il primo nome cercato dalla Juventus...

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