Solo panchina con Southgate, Palmer: "Sapevo cosa avevo fatto in stagione, ma pensi 'perché?'"

Dopo una stagione da assoluto protagonista al Chelsea, con il titolo di vice-capocannoniere della scorsa stagione in Premier League (con 22 gol, dietro solo ad Haaland), è stato difficile per Cole Palmer accettare di essere relegato in panchina in Nazionale. Specialmente in occasione di un torneo così importante come gli Europei 2024, sotto la guida dell'ormai ex c.t. Gareth Southgate.

Infatti, in ciascuna delle 7 partite disputate dall'Inghilterra, Palmer non è mai stato scelto titolare, nonostante abbia impressionato in cinque occasioni una volta subentrato in campo. Un esempio il rigore da vittoria ai calci di rigore contro la Svizzera, con una freddezza unica nel suo genere, confezionando per altro l'assist per il gol vittoria di Watkins in semifinale contro l'Olanda e per finire il gran gol rifilato alla Spagna in finale.

Ma in un'intervista rilasciata a Sky Sports UK il 22enne inglese ha descritto la sua esperienza complessiva nel torneo come "difficile". Spiegando nella fattispecie i problemi riscontrati: "È stato difficile perché non stavo giocando. Si entra in un gruppo nuovo, con ragazzi che sono lì da diversi anni. Ovviamente, essendo un nuovo giovane giocatore, tutti i ragazzi mi hanno accolto, come hanno fatto con tutti i giovani. Quindi è stato abbastanza facile ambientarsi, ma ovviamente non giocando e pensando a te stesso, ti dicevi 'Perché?', mettendoti in discussione".

Proseguendo: "Non ho messo in dubbio le mie capacità perché sapevo cosa avevo fatto durante la stagione. Ma tu pensi: “Perché?”, capisci cosa intendo? Ma ho pensato che quando sarei entrato in campo avrei cercato di avere un impatto e di fare qualcosa", la chiosa.