Scontro Barça-Zenit: i catalani chiedono i bonus Champions legati a Malcom. Palla al CAS

La difficile situazione finanziaria in casa Barcellona ha spinto il club catalano a bussare alla porta dello Zenit San Pietroburgo per chiedere cinque milioni di euro legati ai bonus fissati al momento della cessione del brasiliano Malcom, ora all’Al-Hilal in Arabia Saudita, al club russo. Una richiesta che è stata respinta al mittente dallo Zenit con i blaugrana che si sono rivolti alla FIFA e al CAS (Court of Arbitration for Sport) per ottenere quanto, secondo loro, gli è dovuto.

A ricostruire la vicenda è il quotidiano russo Izvestia che spiega come al momento della del trasferimento dell’attaccante, costato attorno ai 40 milioni di euro, fossero stati fissati bonus per ulteriori cinque milioni fra cui uno che riguardava la qualificazione della squadra di San Pietroburgo in Champions League. Un diritto che sulla carta è stato conquistato, ma che però non si è mai concretizzato a causa dell’esclusione delle squadre russe dalle competizioni internazionali decisa dopo lo scoppio della guerra fra Russia e Ucraina nel febbraio del 2022. Il Barcellona pretende però che i russi paghino quanto dovuto nonostante l’impossibilità di disputare le coppe europee e ha dunque presentato reclamo alla FIFA dopo il diniego dei russi.

Secondo Matcht TV il massimo organismo del calcio mondiale si sarebbe schierato con lo Zenit, un segnale importante per il calcio russo in questo momento storico di isolamento come sottolineato anche da Vyacheslav Koloskov, presidente onorario della RFU (la Federcalcio russa): “Abbiamo ottimi rapporti con la UEFA e la FIFA, i loro rappresentanti sono intervenuti recentemente nella conferenza della Federcalcio e hanno parlato con molto rispetto, ma le sanzioni sono sanzioni e restano. - conclude Koloskov – Non mi sorprende che la FIFA si sia schierata dalla parte dello Zenit nella disputa col Barcellona”.