Pogba si racconta: "Non vedo l'ora di tornare, ho offerte da ogni dove. E rivoglio la Francia"

Il Paul Pogba del 2025 è un uomo diverso rispetto al passato. Parla a bassa voce, con calma, e un sorriso appena accennato, sembra un po’ lontano dall’immagine del giocatore di spettacolo e della personalità travolgente che ha caratterizzato i suoi anni migliori. "Prima di tutto, non vedo l'ora di giocare", afferma in un'intervista a GQ France, con una leggera emozione nella voce. "Sai, è passato così tanto tempo da quando non gioco a calcio".

Il classe '93, che ha vissuto un 2024 difficile con la risoluzione del suo contratto con la Juventus lo scorso novembre, si ritrova ora libero di firmare con qualsiasi club. Una situazione poco comune per un giocatore del suo calibro, che fino a qualche anno fa era considerato uno dei più talentuosi centrocampisti al mondo. "Non avrei mai immaginato di ritrovarmi libero in questo periodo della stagione. Non ho mai vissuto una cosa del genere", confessa.

Con il suo futuro professionale in bilico, Pogba ha molte opzioni davanti a sé: “Oggi ci sono proposte. Arrivano da ogni dove”, dice senza sbilanciarsi troppo, mantenendo il mistero sulle offerte ricevute. Marsiglia, Stati Uniti, Medio Oriente, Premier League? Per ora, tutto è ancora incerto, e lui preferisce non dare troppa enfasi su nessuna destinazione. “Voglio vedere cosa mi si addice di più. Perché sono in un periodo cruciale della mia vita e della mia carriera. È una decisione che prenderò il tempo di soppesare".

Anche se la sua situazione contrattuale è ormai in fase di risoluzione, il centrocampista francese non ha fretta di decidere. “Tutto è interessante”, è l’unico commento che si concede sul futuro, allontanandosi da qualsiasi speculazione. Non esclude però di tornare a giocare anche per la Francia, come hanno fatto altri in passato, come André-Pierre Gignac o N'Golo Kanté, che hanno giocato all'estero senza perdere il posto in nazionale. Tuttavia, Pogba sa che il suo ritorno in campo dipenderà prima di tutto dal suo stato fisico e dalla sua condizione mentale.

Il passato travagliato del centrocampista, caratterizzato da infortuni e difficoltà personali, rende difficile prevedere quale sarà la sua prossima mossa. Nonostante gli anni che passano e la consapevolezza che il suo corpo non è più quello del Pogba di prima, lui è determinato. "Queste prove mi hanno dato una determinazione in più. Mi sento come un bambino che vuole diventare un professionista", afferma, il sorriso tornando a illuminargli il volto. "Sono tornato ad essere il piccolo Paul Pogba di Roissy-en-Brie, che lascerà il segno".