Nigeria bloccata da ore in aeroporto abbandonato. Osimhen: "Trattamento ingiusto"
La Nigeria si rifiuterà di giocare domani contro la Libia. La nazionale africana ha viaggiato ieri verso Bengasi, dove si dovrebbe disputare la sfida della quarta giornata di qualificazioni alla Coppa d'Africa, quando il governo libico ha inaspettatamente revocato l'autorizzazione all'atterraggio. Senza preavviso, l'aereo è stato dirottato verso un aeroporto diverso, privo delle strutture necessarie per ospitare la squadra, lasciandola bloccata senza cibo, acqua o collegamenti telefonici.
I giocatori, lo staff tecnico e l'equipaggio sono ancora bloccati. Victor Osimhen, che non è stato convocato per gli impegni di ottobre, ha voluto far sentire la sua vicinanza ai compagni di squadra: "Sono deluso dal trattamento ingiusto che i miei fratelli e i miei allenatori hanno subito ieri sera all'aeroporto in Libia. Tali azioni vanno contro lo spirito sportivo. Il mio sostegno va ala squadra, so che saranno forti nonostante questi ostacoli. Chiedo alla CAF e alle altre autorità calcistiche di intervenire, perché i miei compagni di squadra e i funzionari sono ancora bloccati all’aeroporto in Libia. È inaccettabile e disumano. Rimaniamo uniti, più forti che mai".
Victor Osimhen apporte son soutien à ses coéquipiers sur Instagram :
🗣️ "Je suis déçu par le traitement injuste que mes frères et entraîneurs ont subi hier soir à l'aéroport en Libye. De telles actions vont à l'encontre de l'esprit sportif. (...) J'appelle la CAF et les autres… pic.twitter.com/VqGnGVimqf
— Foot Mercato (@footmercato) October 14, 2024