Modric resta al Real Madrid: "L'anno prossimo ci sono tanti titoli da conquistare ancora"
A Madrid è tempo di celebrare la quindicesima Champions League, conquistata sabato nella finale di Wembley contro il Borussia Dortmund. Dopo la parata con il bus scoperto per le vie della capitale, ieri sera, i campioni d'Europa sono stati acclamati dai tifosi prima a Plaza de Cibeles e poi al Santiago Bernabeu.
Accolto dal coro dei tifosi sulle note di Seven Nation Army dei White Stripes, Carlo Ancelotti è stato il primo ad essere chiamato per fare il suo ingresso in campo in uno stadio gremito e in festa. "Il miglior allenatore del mondo", annuncia lo speaker", mentre Re Carlo quasi si commuove: "Voglio dire una cosa. Vincere ci dà molta felicità, ma la felicità più grande è il modo in cui la condividiamo con voi. Trascorrere notti come questa è spettacolare. Continueremo tutti insieme a combattere, giocare, vincere, sognare. Con voi e per voi. Questo stadio è capace di generare un'energia che ci ha permesso e ci permetterà di non mollare mai, di fare cose forse impensabili. Tutti sanno che 90 minuti al Bernabéu sono lunghi", ha detto il tecnico italiano.
Poi è stata la volta degli altri protagonisti: Jude Bellingham, accolto dalla canzone "Hey Jude" dei Beatles; Vinicius jr., il futuro Pallone d'Oro secondo il popolo madridista. Poi Toni Kroos, a cui i tifosi hanno chiesto insistentemente di "non andare via" e che ha dichiarato quasi tra le lacrime: "Voglio ringraziarvi per l'ultima settimana, per l'addio indimenticabile in questo stadio. Voglio dirvi grazie per questi dieci anni indimenticabili, dal primo giorno fino ad oggi mi avete aiutato e mi avete dato tanto amore. Vi amo". Infine, Luka Modric, che ha praticamente annunciato il rinnovo: "Che gioia essere di nuovo qui. Grazie mille per il vostro sostegno durante tutto l'anno. Questa Coppa è anche vostra. Ci vediamo la prossima stagione, ci sono tanti titoli in palio e dobbiamo farci trovare pronti".