Manchester United, il giovane Kukonki vivrà il derby con il City: sarà in panchina

Il diciassettenne talento del Manchester United, Godwill Kukonki, dovrebbe accomodarsi in panchina per il derby di Manchester di oggi contro il City all'Old Trafford. Lo conferma la stampa inglese, secondo cui Kukonki ha impressionato il tecnico Ruben Amorim, che lo ha inserito nella lista dei convocati per la sfida.
Godwill Kukonki, una promessa del settore giovanile a suo agio sia come difensore centrale che come terzino sinistro, è considerato uno dei migliori prospetti dell'academy dello United. Amorim è rimasto colpito dalla sua maturità fin da quando lo ha notato in allenamento, tanto da aggregarlo più volte alla prima squadra in questa stagione. Dopo aver già assaporato la panchina contro l'Arsenal a dicembre, il giovane si avvicina sempre più al suo debutto tra i professionisti. Lo United lo vede come una futura stella, con gli addetti ai lavori che ne esaltano le doti tecniche e la presenza fisica, perfette per il sistema a tre difensori di Amorim.
Almeno il derby, per dare un senso alla stagione. È quello che stanno certamente pensando i tifosi del Manchester United alla vigilia della sfida al City. E chi meglio di Ruben Amorim per raggiungere questa piccola impresa? Il portoghese ha già avuto la meglio contro il Manchester City di Guardiola in questa stagione, poiché l'allenatore portoghese ha guidato la sua squadra dello Sporting a una vittoria per 4-1 nella fase a gironi della Champions League prima di passare al Manchester United e battere gli otto volte campioni della Premier League con una rimonta nel finale a dicembre. Le due squadre si affronteranno di nuovo questo fine settimana e Amorim ha rivelato il segreto per battere il City di Guardiola.
"Il segreto per battere il City? - ha risposto il tecnico in conferenza stampa - Fortuna. La prima partita, con lo Sporting – siamo stati molto fortunati. Il primo tempo poteva finire 0-4 e abbiamo vinto 4-1. La seconda partita, quella l'abbiamo giocata meglio, abbiamo vinto nel secondo tempo. Loro hanno controllato un po' di più il possesso palla, ma noi eravamo lì a lottare con il Man City. Se devo dire una cosa, forse è stata la fortuna".
