Lloris, attacco al presidente degli Spurs: no all'orologio di lusso per un'incisione controversa
Certi ricordi non si cancellano con il colpo di una spugna. Ne sa qualcosa l'ex capitano del Tottenham, Hugo Lloris, che recentemente ha lanciato un duro attacco al presidente del club Daniel Levy nella sua nuova autobiografia. Nel suo nuovo libro, 'Hugo Lloris: Earning my Spurs', infatti il portiere francese non ha esitato nel raccontare un episodio che lo ha segnato parecchio dopo 11 anni e mezzo di carriera vissuta con la maglia degli Spurs prima di sbarcare in MLS.
Lloris nel corso della sua avventura al Tottenham non è riuscito a conquistare nemmeno un trofeo, con due sconfitte in finale di Carabao Cup e una debacle in finale di Champions League contro il Liverpool nel 2018-19. Un tormento per Lloris, che però ha svelato un retroscena accaduto prima del match: "Quattro giorni prima della finale, Daniel Levy ci ha convocati tutti per annunciarci che, grazie al sostegno di uno sponsor, avremmo ricevuto un lussuoso orologio da aviatore dal club. All'inizio eravamo entusiasti di vedere le eleganti scatole. Poi le abbiamo aperte e abbiamo scoperto che aveva fatto incidere sul retro di ogni orologio il nome del giocatore e "Finalista di Champions League 2019".
Uno smacco. "'Finalista'", si ripete il portiere. "Chi fa una cosa del genere in un momento come questo? Non l'ho ancora superato, e non sono il solo. Se avessimo vinto, non avrebbe chiesto di riportare gli orologi con l'incisione 'Winner'. Ho un notevole rispetto e stima per quest'uomo e per tutto ciò che ha fatto per il club come presidente - ho avuto modo di conoscerlo - ma ci sono cose a cui semplicemente non è sensibile. Per quanto l'orologio sia magnifico, non l'ho mai indossato. Avrei preferito che non ci fosse nulla. Con un'incisione del genere, Levy non si sarebbe sorpreso se fossimo stati sotto per 1-0 dopo un paio di minuti". Alla fine, gli Spurs sono stati battuti 2-0 dal Liverpool, vedendosi scippare da sotto il naso la Champions League.