Fenerbahce, Mourinho dopo il rosso: "In futuro andrò in una squadra che non gioca in Europa"

José Mourinho, allenatore del Fenerbahce, è intervenuto in conferenza stampa dopo il pareggio per 1-1 contro il Manchester United a Istanbul in Europa League: "So che i media inglesi diranno: 'Il Manchester United non ha giocato bene, non ha tirato'. Perché? Perché l'avversario era molto bravo. Penso che i miei giocatori meritino questo riconoscimento per la loro prestazione. La mia squadra ha fatto una grande prestazione fin dall’inizio, eravamo la squadra migliore. Onana ha fatto grandi parate. Abbiamo giocato contro una squadra di livello più alto del nostro. In Premier League c’è più qualità, intensità, ritmo e tutto. I miei ragazzi però hanno giocato una bellissima partita, abbiamo finito con un difensore centrale che giocava da terzino destro e un terzino destro che giocava da terzino sinistro. Dovevamo fare un puzzle pazzesco, ma la nostra prestazione è stata eccezionale e non avrei potuto chiedere di più ai miei giocatori“.

Un commento sul suo cartellino rosso?
"L'arbitro mi ha detto qualcosa di incredibile. Durante la partita, a 100 all'ora, aveva un occhio sulla situazione del rigore... e un occhio sulla panchina e sul mio comportamento. Ecco perché è uno dei migliori arbitri del mondo. L’unica cosa che posso dire sul cartellino rosso è che, quando dovrò lasciare il Fenerbahce, andrò in una squadra che non gioca in Europa. Se qualcuno in Inghilterra, un club di medio-bassa classifica mi vorrà tra 2 anni...".

Un nuovo passo falso per i Red Devils.
"Guarda, onestamente, so che hanno 3 punti in classifica. Ne avevano due, ora ne hanno tre, ma penso che in questo formato da otto partite, se vincono due partite, hanno nove punti e ci sono cinque partite da giocare. Non vinceranno due partite su cinque. Ne vinceranno di più. Quindi si qualificheranno. Penso che il punto per loro sia un punto positivo. Allo stesso modo a Porto un punto è un punto positivo. Poiché siamo una buona squadra, è difficile giocare qui. E a Porto è lo stesso".

Ten Hag non ha provato abbastanza a vincere?
"Ci ha provato. Penso di sapere cosa ha provato. Il mio unico dubbio era Zirkzee o Hojlund, c'è differenza tra questi due giocatori. Li conosco entrambi molto bene perché entrambi hanno giocato in Italia ai miei tempi. Penso che quello che hanno provato con Zirkzee è stato vedere se avrei pressato Zirkzee quando si è piazzato tra le linee. Se non ci andavo, avevano un giocatore in più lì dentro. Se ci andavo, cercavano di creare spazio per Garnacho e Rashford per attaccare le diagonali. Quindi abbiamo dovuto scegliere. Poi quando arriva Hojlund, cerca di attaccare di più gli spazi. Quindi penso che strategicamente sia stato bravo. E la situazione con Mazraoui, forse per voi è stata una grande sorpresa. Per noi non lo è stato perché Amrabat mi ha detto che Mazraoui può giocare in questa posizione. Ha fatto molto bene con Ten Hag all'Ajax. Ha le qualità, non è Bruno, ma in termini di gambe per pressare può farlo".

Come è andato lo United?
"Penso che se la siano cavata piuttosto bene. E poi nell'ultima parte della partita, sono stati pragmatici, non hanno corso rischi. Ho finito la partita con tre giocatori freschi in attacco per vedere se sarebbero arrivati ​​un po' disperati per il risultato. Non l'hanno mai fatto. Quindi penso che siano abbastanza contenti di un punto. Se vincono la prossima partita, ne hanno sei. Quindi penso che se la siano cavata bene. Se prima della partita qualcuno mi diceva che il Manchester United avrebbe pareggiato, io dico che per noi sarebbe stato un buon risultato. Ora se mi chiedete se sono contento del risultato...Io dico che non sono contento. Quindi penso che abbiamo fatto bene e il punto per loro è un punto positivo".