Domani Dortmund-PSG, Luis Enrique: "La pressione è una benedizione, non una minaccia"
Luis Enrique, tecnico del PSG, è intervenuto in conferenza stampa prima della complicata trasferta a Dortmund contro la squadra di Terzic, valevole per la semifinale di andata di Champions League: "Penso che qualsiasi risultato diverso dalla qualificazione per la finale sarebbe una delusione per tutte e quattro le squadre".
Il PSG arriva a questa sfida da grande favorito per la stampa.
"Ecco perché dico da tempo che la stampa non sa nulla di calcio. La cosa bella è godersi una partita speciale in un'atmosfera unica in Europa".
Che partita si aspetta?
"Sarà come i quarti di finale. Fare speculazioni non è il nostro modo di giocare. Cercheremo di vincere con il nostro calcio. Sarà un grande spettacolo, ci saranno gol".
È uno dei periodi più emozionanti della sua carriera?
"Fin dal mio arrivo ho sentito il sostegno del club e dei giocatori. Siamo in un processo di miglioramento, questo è solo l'inizio del progetto. Manca un mese e possiamo ancora vincere tutte le competizioni. Dobbiamo cercare di gestire bene le nostre emozioni, gestire bene la pressione. Non dobbiamo vedere la pressione come una minaccia".
Quanto è cresciuta dai gironi questa squadra?
"Siamo migliorati in difesa e in attacco. Ma possiamo ancora migliorare, dobbiamo essere esigenti. Resta tutto da fare. Siamo riusciti a superare i momenti in cui eravamo inferiori, siamo riusciti a rimontare negli ultimi minuti".
Quanto vi influenzerà l'atmosfera?
"Durante la stagione ci sono momenti diversi. Devi goderti questo tipo di partite in questo tipo di scenario. Siamo sempre in una fase di apprendimento. Siamo pronti a giocare due grandi partite. Il nostro obiettivo è vincere".
Quali sono i vostri punti di forza e quali di debolezza?
"Tutte le squadre li hanno, ma il mio temperamento è quello di dirmi sempre che i miei giocatori sono i migliori. Abbiamo dei punti deboli, ma stiamo lavorando su di essi. Tutto dipende dal possesso palla. Il nostro obiettivo sarà dominare la palla".
Il PSG può vincere a Dortmund?
"Lo spero. La mia esperienza mi dice che domani è il momento di essere competitivi. Nella fase a gironi non siamo riusciti a vincere in trasferta, ma ce l'abbiamo fatta contro la Real Sociedad e il Barça. Possiamo ripeterci oppure no, l'obiettivo è vincere qui".
La vostra è una squadra molto giovane.
"Se perdiamo è perché siamo giovani e se vinciamo sarà fortuna? L'età non conta. La gioventù è pronta. Non mi piace che si critichino i giovani. I ragazzi sono super pronti. Penso alla maturità dei giocatori e del modo in cui si allenano, che abbiano 55 o 16 anni".
La sta stupendo Vitinha?
"Sta facendo una stagione incredibile. È alla pari con i migliori centrocampisti del mondo. Può giocare esterno, interno, numero 6... È molto importante. Ha questa capacità di segnare gol. È migliorato anche in difesa, è in grado di marcare i giocatori, non di farsi prendere alle spalle".
Quante pressioni genera questa partita?
"Sono felice di trovarmi in questa situazione. Se non riesci a gestire questa pressione... Per alcuni è una novità essere qui. Ho la fortuna di poter trarre vantaggio da questo tipo di situazione, altri si stanno adattando. Questa pressione è una benedizione. È sempre bello essere in semifinale Champions".