City, Guardiola: "Non posso dire molto dopo un 4-1, ma non mi arrendo. Voglio lottare"
Mastica amaro Pep Guardiola ai microfoni di TNT Sports dopo la sconfitta del Manchester City contro lo Sporting CP: "Non posso dire molto quando perdi 4-1. Il risultato è lì. Congratulazioni a loro per la partita. Abbiamo fatto un primo tempo fantastico. Ora facciamo fatica a segnare quando creiamo e concediamo reti anche se gli altri non fanno molto. A volte sbagliamo passaggi semplici, gli altri possono correre e ci hanno punito. Può succedere. Il terzo e il quarto gol vanno evitati, emotivamente non eravamo abbastanza stabili e in questa competizione devi essere stabile".
Si recrimina di aver fatto un po' di turnover?
"Simpson-Pusey ha giocato in modo incredibile. Anche Rico Lewis lo ha fatto... Quando giochi tante partite, non puoi schierare la stessa formazione o gli stessi quattro difensori. Per tutta la stagione abbiamo avuto problemi fin dal primo giorno, ma è così che stanno le cose. Adesso è un momento difficile in termini di risultati, ma io ci sono. Voglio essere qui! E voglio lottare e non mollare, mi piace questa sfida che come allenatore ho davanti a me e chi vuole seguirmi lo faccia. È una grande sfida, sapevamo fin dall'inizio che sarebbe stata una stagione dura, lo sappiamo, ne abbiamo parlato, per tante ragioni".
I giocatori del City sanno cosa significa perdere?
"Perché dovrebbero saperlo? È il calcio. Forse quello che abbiamo vissuto in passato è un'eccezione. A volte puoi perdere... Non mi arrendo, forse la gente aspetta che mi arrenda, ma io non mi arrendo!".
Il Brasile pensa ancora a lei?
"Dopo aver perso 4-1 non sono più un'opzione per il Brasile... Più che mai voglio sollevare la squadra e riportarla al suo livello più alto".
Ruben Amorim lo affronterà di nuovo quando sarà al Manchester United.
"Li affronteremo due volte in Premier League e forse in FA Cup. In Champions League non è possibile".