Battaglia Mbappé-PSG, l'Assocalciatori francese sostiene il giocatore: "È inammissibile"
L'Assocalciatori francese (UNFP) ritiene "inammissibile" che la Lega calcio professionistica (LFP) abbia respinto il ricorso di Kylian Mbappé contro il Paris Saint-Germain per il pagamento degli ormai famosi 55 milioni di stipendi e bonus non versati dal club negli ultimi mesi di permanenza del giocatore nella capitale. Mbappé, dopo aver vinto le prime battaglie nei tribunali della Federazione, si era rivolto alla commissione disciplinare della LFP per questi mancati pagamenti.
La commissione legale della LFP (lo scorso 11 settembre) e la commissione d'appello congiunta (il 25 ottobre) avevano condannato il PSG a pagare la sua ex stella ma il club ha portato la stessa Lega calcio in tribunale. È per questo motivo che la commissione disciplinare ha ritenuto di non poter più accogliere il ricorso presentato da Kylian Mbappé: "Non è la prima e purtroppo nemmeno l'ultima volta che un club ricorre a tutti i mezzi possibili previsti dal regolamento", denuncia l'UNFP, che "chiede espressamente alla Lega di far rispettare il proprio regolamento e le decisioni delle sue commissioni", in un comunicato stampa pubblicato oggi.
"Per l'UNFP quello che conta è il giocatore che ha i suoi diritti e anche le somme in gioco: è inaccettabile questa decisione della commissione disciplinare della LFP, che dovrebbe dipendere dal contratto collettivo approvato dai club. Si prendono quindi in giro i contratti firmati e altrettanto i regolamenti, aprendo così il vaso di Pandora per affrontare, in ultima analisi, a testa alta la Carta del Calcio Professionistico…. Cioè il contratto collettivo che molti leader considerano limitante perché frena i loro desideri di ridefinire i contratti di lavoro e le condizioni per esercitare la professione di calciatore professionista in Francia. L'UNFP non lo accetterà mai".