La Top 11 del Girone C di serie C: Casertana, il cambio in panchina non è stato Vano
E’ andata in archivio la 23^ giornata nel Girone C di Serie C. Questi i risultati:
Giugliano - Audace Cerignola 1-3
Avellino-Cavese 2-1
Benevento-Altamura 1-1
Sorrento-Potenza 0-2
Trapani-Taranto 3-0
Juventus Next Gen - Monopoli 1-0
Picerno-Catania 1-1
Foggia - Latina 1-0
ACR Messina – Crotone 0-2
Turris – Casertana 1-2
Di seguito la TOP 11 di TuttoMercatoWeb.com che opta per il 3-4-3:
Viola (Altamura): a inizio stagione si pensava potesse essere il più classico dei testa-coda, invece i pugliesi hanno guadagnato credibilità e punti attraverso prestazioni importanti. L'1-1 del Vigorito è ulteriore conferma del valore di una squadra che sa soffrire e sfruttare gli episodi, aggrappandosi stavolta ad un super portiere. Almeno quattro parate fondamentali, una giornata che difficilmente dimenticherà.
Silvestro (Foggia): il leggero tocco di Emmausso rende imparabile la traiettoria del suo colpo di testa, quanto basta per dare un calcio alla crisi e per abbattere il muro del Latina di Boscaglia che stava chiudendo ogni spazio senza concedere nulla. Molto attento in marcatura su Bocic.
Verrengia (Potenza): Bolsius e Polidori sono due calciatori temibili, complementari, che possono creare problemi se non marcati a dovere. Ci pensa lui a respingere al mittente ogni tentativo del tandem offensivo con interventi perfetti per scelta di tempo e senso della posizione.
Scaglia (Juventus NG): rinnoviamo il quesito che abbiamo posto ai lettori la settimana scorsa: dove sarebbero i bianconeri con Brambilla dall'inizio? Una marcia trionfale culminata con l'1-0 sul Monopoli capolista. Segna Palumbo, ma premiamo lui perchè è stato semplicemente perfetto su Bruschi e Grandolfo distinguendosi anche per alcuni essenziali raddoppi di marcatura su Bulevardi.
Ciotti (Trapani): certo, di questi tempi affrontare il Taranto è piuttosto semplice. Senza nulla togliere, ovviamente, all'impegno di undici ragazzi che ci stanno mettendo faccia e cuore in un contesto tremendamente complicato e con la D che si sta per materializzare. Tuttavia questo non significa non poter dare un giudizio tecnico su una partita. E lo premiamo per aver segnato un bel gol su assist di Liotti.
Jimenez (Catania): in un periodo non particolarmente felice per gli etnei, ormai lontanissimi dalle prime posizioni al netto di un organico quantomeno alla pari delle big, spicca un'altra prova sopra la sufficienza dell'ex Salernitana. Uno di quelli in grado di conferire un minimo di imprevedibilità ad una manovra lenta e di facile lettura per gli avversari. Nell'uno contro uno è, a tratti, imprendibile.
Felippe (Potenza): premiata la scelta dell'allenatore di pressare alto e di andare e di cercare il recupero palla fino a ridosso dell'area di rigore avversaria. E' lui a sbloccarla subito, contro un Sorrento in grossa difficoltà e costretto a cambiare guida tecnica dopo una prima parte di girone d'andata che lasciava presagire ben altro.
Paolucci (Cerignola): un super Russo gli aveva sbarrato la strada in avvio di partita, ma al secondo tentativo è riuscito a gonfiare la rete con un tiro perfetto per potenza e precisione. I suoi inserimenti dalle retrovie hanno creato più di un grattacapo alla retroguardia del Giugliano. Un valore aggiunto fondamentale.
Tumminiello (Crotone): c'è chi pronosticava potesse vincere a mani basse la classifica marcatori, anche grazie al sistema di gioco attuato da mister Longo capace di esaltare chi, di mestiere, fa il centravanti. Un'altra doppietta, stavolta a Messina, e classifica che inizia a diventare interessante: è davvero fantacalcio immaginare che i calabresi possano insidiare le primissime della classe per la lotta alla promozione diretta?
Vano (Casertana): le cose si erano messe molto male dopo il clamoroso svantaggio contro una Turris in grossa difficoltà, ci ha pensato il centravanti a rimettere tutto a posto con una bella doppietta a inizio ripresa. Meriti da condividere con Damian, autore di due assist.
Petito (Picerno): Farroni sembrava insuperabile, ma ci ha pensato l'ex Sorrento ad acciuffare il pareggio a dieci minuti dalla fine. Ancora una volta la formazione biancorossa riesce a cambiare le sorti di un match grazie ai calciatori entrati dalla panchina. E chissà che il gol non possa permettergli di confermare posizioni nelle gerarchie, in fondo ha le caratteristiche giuste per affiancare un titolarissimo come Bernardotto.
Pietro De Giorgio (Potenza): quando fu scelto per guidare il Potenza si respirava un clima di scetticismo negli ambienti del tifo. Oggi, però, la sua squadra staziona nelle zone nobili della graduatoria ed esprime un calcio piacevole. C'è tanto di suo in questa stagione andata sin qui oltre ogni più rosea aspettativa.