Atletico, solo 1-1 col Villarreal. Real in fuga? Simeone glissa: "Il campionato è lungo..."
Mezzo passo falso dell'Atletico Madrid oggi contro il Villarreal, nell'1-1 che rischia di vedere il Real di Carlo Ancelotti scappare a tutto gas in vetta alla classifica di LaLiga in occasione del match serale contro il Valladolid. Diego Simeone, tecnico dei colchoneros, si è presentato in conferenza stampa la temine della partita per rispondere alle domande dei giornalisti presenti.
A partire dalla situazione del fallo commesso da Reinildo su Gerard Moreno e l'arbitro non si è sbagliato nel concederlo: "Quello che mi dicevano i giocatori è che l'arbitro diceva che prima tocca l'uomo e poi la palla. Non ci do molta importanza ormai. Se c'è l'arbitro, il VAR, il quarto arbitro e tutti, per me è rigore. Difficoltà a mantenere il livello competitivo? Dobbiamo mantenerlo perché abbiamo giocatori in grado di compensare tutto ciò che dobbiamo affrontare".
Sulle rotazioni fatte dopo la Champions: "Pensando alla partita che volevamo giocare, loro si sono chiusi bene e uscivano in contropiede, è arrivato il rigore che ha dato loro fiducia e energia. Hanno avuto due contropiedi all'inizio del secondo tempo, ma noi abbiamo avuto l'atteggiamento giusto per cercare situazioni pericolose, anche se non ne abbiamo trovate tante. Nel secondo tempo abbiamo alzato l'intensità e la lucidità e, a parte quelle due azioni, abbiamo cercato in ogni momento di vincere la partita. Abbiamo avuto la chance di Barrios e Griezmann, ma il pareggio è giusto".
Marcelino credeva che avrebbero potuto vincere: "Il campionato è lungo, andiamo avanti partita dopo partita e rispetto assolutamente l'allenatore avversario".
La situazione del rigore non è stata rivista al VAR: "Probabilmente hanno interpretato che fosse rigore. E anche l'arbitro. Quindi è rigore". Infine un'opinione su Sorloth: "Ha cominciato ad allenarsi ieri, ho pensato di metterlo alla fine, ma pensavo che con Llorente avessimo più forza dietro e potessimo avere più associazioni, perché loro avevano giocatori molto alti. Avevamo Lino, Griezmann e gente in mezzo per creare".