Giorgio Martino: Quando la domenica sera c’erano i Professionisti.
In seconda posizione, sempre defilato .
Rigorosamente alle spalle di Nando Martellini e Bruno Pizzul, toccava ogni tanto a lui .
Perché le telecronache della serie A (attenzione, una sintesi intorno alle 18.50 della domenica e stop) oppure le partite delle Coppe oppure Mondiali ed Europei se le smazzavano quei due giganti e pochissimi altri. Lui non era un telecronista dal ritmo incalzante, come se volesse godersi la gara tenendoti compagnia. E quel low profile era il valore aggiunto, forse il suo modo di distillare la passione per lo sport che lo muoveva.
S'intuiva dai suoi occhi. Un giorno il Guerin Sportivo gli scatta una foto : lui sceglie la posa con la guancia appoggiata dolcemente su un pallone che tiene vicino alla scrivania.
Oltre quarant’anni fa, si permetteva approfondimenti tattici in diretta e la divagazione biografica (oggi praticata fino all’ossessione). E’ la telecronaca di Inter – Torino di campionato e lui : “ Il torinista Giuseppe Dossena è nato a pochi metri dallo stadio San Siro ”.
Diventava la spalla ideale di giganti come Gianfranco De Laurentiis in un programma pionieristico come Eurogol oppure Adriano De Zan al Giro d’Italia. Già, perché nel ciclismo la telecronaca a due voci esisteva 40 anni fa .
Dal suo angolino di illustre pensionato, Giorgio Martino può dare lezioni di giornalismo .
Soltanto con lo sguardo.
A quasi 82 anni.
Quando la domenica sera c’erano i Professionisti.