Torino, Vanoli è l'arbitro dello scudetto: tra il "mentore" Conte e l'amore per l'Inter

Domani il Napoli, tra due settimane l’Inter: il Toro può davvero essere l’arbitro dello scudetto. Anche perché le due contendenti hanno gli stessi punti e ogni passo falso pesa come un macigno nella corsa da qui al prossimo 25 maggio. E poi c’è Paolo Vanoli, il quale si trova praticamente tra due fuochi: da una parte c’è il suo mentore, Antonio Conte, e dall’altra il suo grande amore fin da quando era piccolo, l’Inter. Per capire il suo rapporto con il tecnico che sfiderà domani e con la squadra che affronterà tra due giornate, basta riavvolgere brevemente il nastro dei ricordi e delle uscite pubbliche. "Io e lui siamo due leoni ed è stato importantissimo nel mio processo di crescita perché ho provato a rubargli qualche segreto, poi sua moglie Betta mi ha anche aiutato quando sono arrivato a Torino" svelava il granata alla vigilia dell’andata. E poi ci sono le sue frasi sull’Inter, il suo grande amore, che ancora una volta si intrecciano con Conte: "Insieme abbiamo vinto quello scudetto, non potete nemmeno immaginare la gioia di un tricolore per me che sono anche tifoso nerazzurro" la passione per il “Biscione”.
Ecco perché per il tecnico del Toro saranno due sfide particolari e intense, ma lui ha già fatto capire di non pensarci e che non si farà coinvolgere troppo a livello emotivo. "Non guardo a quello, ma soltanto alla prossima sfida - ha dichiarato sulla possibilità di essere arbitri dello scudetto - anche perché sappiamo bene dove vogliamo arrivare: il Napoli è forte e l’ambiente sarà caldo, puoi crescere soltanto misurandoti con avversari e gare del genere e noi andremo lì a testa bassa per cercare di fare punti". Ripensando all’andata, poi, qualche rimpianto è rimasto, perché i partenopei passarono al Grande Torino per 0-1 ma pesò come un macigno l’incredibile scivolone di Coco a porta vuota e a pochi centimetri dalla linea. Ora Vanoli vuole riprovarci, cercando di mettere i bastoni tra le ruote prima al suo mentore e amico, poi alla sua squadra del cuore.
