30 anni fa l'Inter a Moratti: "Ho provato a prendere Iniesta e Messi. E mi è stato offerto Totti"
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Ricorrono oggi i 30 anni dall'acquisto dell'Inter da parte di Massimo Moratti e, per l'occasione, l'ex presidente e proprietario nerazzurro è stato intervistato dal Corriere della Sera, edizione Milano. Moratti riparte dalla sconfitta dell'Inter domenica sera nel Derby d'Italia sul campo della Juventus: "Troppi gol sprecati e troppe pressioni sul povero Lautaro. Troppe. Male, male. Però senta, io voglio bene a Motta: con tutti quelli del Triplete ho un rapporto affettivo eterno, sono figli aggiunti".
Quindi racconta qualche aneddoto della sua presidenza, come per esempio il primo acquisto, quello di Javier Zanetti: "Mettevo le cassette del campionato argentino con miei figli, iniziammo a seguire Ortega. Seguendo lui vidi questo Zanetti, mandai Saurez in Argentina. Poi gli diedi il via libera per l'acquisto". E ancora: "Per Sneijder devo ringraziare un barista di Forte dei Marmi, che mi disse che con lui avremmo vinto tutto. Aveva ragione".
C'era un oggetto del desiderio incompiuto? Dice Moratti: "Iniesta. Avevamo enorme appeal e potenza, provammo con il Barcellona e in tutti i modi. Però niente, non c'era verso: avrebbero ceduto chiunque ma Iniesta no". Con Messi non ci ha mai provato? Ribatte Moratti: "Lo seguivamo al Mondiale U18 e stavamo per comprarlo, ma saputo quanto stava facendo il Barcellona per i suoi problemi di salute ho lasciato perdere. Giuro". E Totti? "La Roma allora era strapiena di debiti... Il presidente era così disperato che arrivò a offrirmi Totti. Piangendo... Poi forse lui avrebbe scelto di rimanere a Roma, ma anche allora fummo noi a lasciare stare".
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