Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

16 agosto 2003, Kakà si presenta a Milano con la giacca e la cravatta. Ma in nero

16 agosto 2003, Kakà si presenta a Milano con la giacca e la cravatta. Ma in neroTUTTO mercato WEB
venerdì 16 agosto 2024, 00:00Accadde Oggi...
di Andrea Losapio

Il 16 agosto del 2003, a Milano, sbarca un giovane brasiliano che, di lì a poco, infiammerà San Siro. Look da bravo ragazzo, camicia bianca e cravatta tra il grigio e il nero a risaltare sulla fiacca, anch'essa nera e chiusa. Probabilmente a San Paolo del Brasile Kakà non soffriva così tanto il caldo, oppure Milano era meno assolata rispetto agli ultimi tempi. Fatto sta che sembrerebbe un pesce fuor d'acqua in un campionato, quello italiano, pieno di stelle. Eppure Ariedo Braida è convinto della segnalazione di Leonardo, così come Adriano Galliani. Carlo Ancelotti, invece, escluderà un passaggio in prestito che era già stato paventato da più parti: "Non partirà, resterà qui con noi".

Anche lui probabilmente non si attendeva quello che è stato Ricardo Izecson do Leite. Un alieno non tanto per le qualità tecniche, ma per la velocità con cui mostrava la propria bravura. C'era anche l'eleganza, da smoking bianco, da numero dieci vecchio stampo. Ma con una forze e una resistenza diversa da chi ne aveva preceduto le orme.

Kakà al Milan farà bene, benissimo. Vincerà un Pallone d'Oro, perderà una finale di Champions a Istanbul dopo essere andato avanti 3-0, trascinò i rossoneri alla vittoria del 2007. Il gol a Manchester è certamente uno dei migliori della Champions per tecnica, astuzia e, soprattutto, velocità di esecuzione. E poi perché liberarsi con un colpo di testa - vellutato e geniale - di due marcatori in uno non è qualcosa da poco. In quel 16 agosto però nessuno se lo sarebbe immaginato.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile