…con Andrea Adorante
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Juve Stabia nel segno di Andrea Adorante. Il team dei giovani terribili costruito dal ds Matteo Lovisa ( classe 1996) è una delle sorprese del campionato di Serie B. Per Adorante fin qui numeri importanti, dodici reti in ventiquattro partite. Un rendimento notevole a suon di gol e un ritmo che potrebbe proiettarlo in Serie A. A proposito, “a Sanremo tifavo per Olly, sembra facile dirlo adesso che ha vinto ma lo conosco da quando era stato eliminato da Amici”, racconta il bomber delle Vespe a TuttoMercatoWeb.com.
Già che siamo in tema. Nella sua ultima canzone Olly canta Balorda Nostalgia, ne ha dei momenti all’Inter o la Serie A è già un obiettivo immediato?
“Ovviamente il mio sogno è arrivare in A e in Nazionale. Ma oggi non penso tanto al futuro. Voglio godermi il momento. E mi piacciono le sorprese”.
Per lei è un momento positivo. E i suoi numeri raccontano di dodici gol in ventiquattro partite.
“È un bel momento, sia personalmente che di squadra. Oltre alle reti segnate sono contento delle prestazioni che sto facendo. E sono felice di ciò che sta facendo la squadra, siamo tutti giovani e non è facile”.
Anche il vostro ds è giovane e ha già alle spalle un’esperienza importante…
“È sempre presente al campo, puoi parlargli di qualsiasi cosa. È giovane e non ha quel distacco con i calciatori che magari potrebbe avere un altro. È sempre pronto a sentirti, aiutarti”.
Quanto hanno influito i trascorsi tra Inter e Parma?
“Sono andato via da casa molto presto. A quindici anni. Ho vissuto gli anni dell’Inter lontano dai miei affetti. La mia ragazza mi segue ancora adesso dopo dieci anni. Sicuramente dopo l’infortunio ho imparato a conoscere il mio corpo al cento percento. È stata una sfortuna ma anche una fortuna. L’Inter mi ha aiutato molto. A Parma sono entrato nel mondo dei grandi, mi sono allenato con gente di Serie A. Allenarti con gente del genere ti aiuta tanto. Il fatto di andare in prestito dopo un infortunio mi ha aiutato a ritrovare fiducia in me. A Francavilla ho passato sei mesi un po’ così, poi Messina e Trieste mi hanno aiutato a migliorare e completarmi”.
Venite da un 3-0 contro il Cosenza.
“Nonostante la zona di classifica non merita i punti che ha. È una squadra che lotta fino al novantacinquesimo. Siamo contenti della vittoria. E la doppietta fa sempre piacere”.
Si è dato un obiettivo da qui alla fine del campionato?
“Al gol ci penso sempre. Per un attaccante è il suo pane. Mi sto godendo il momento dopo tanti anni andando in campo col sorriso. Sono contento. Spero di continuare così e raggiungere un risultato migliore”.
La classifica vi sorride. Siete in piena zona playoff. Ci pensate?
“Prima salviamoci e poi quello che arriverà in più è tutto guadagnato. Quando saremo lì daremo tutto per raggiungere gli obiettivi”.
Il suo modello?
“Da piccolo è sempre stato Van Basten. Poi allenandomi tanto con Icardi è sempre stato il mio punto di riferimento”.
Sogno per il futuro? Provo ad immaginare, la maglia nerazzurra…
“Sono interista. Nella carriera di un calciatore non si sa mai. Si può tornare ovunque. Nella vita ci sono tanti alti e bassi, ne ho vissuto tanti. Ma oggi preferisco non pensare più di tanto al futuro”.
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