Pellissier: "Se vorrei Delneri mister del nuovo Chievo? Mi farebbe piacere rivederlo..."
"La mia idea di creare la società è arrivata l'anno dopo il fallimento del Chievo. Da quel momento ho pensato di provare a farlo continuare a esistere nel mio modo più onesto possibile e mi sono lanciato a creare questo nuovo progetto. Quando è iniziato tutto mi sono ritrovato da solo e poi ho avuto la fortuna di avere il mio socio che è sempre stato nel Chievo anche lui e ha voluto partecipare dandomi il suo appoggio. Siamo partiti dalla Terza Categoria con l'intento di costruire un nuovo progetto con gli ideali del Chievo e le persone che erano cresciute con noi": in un'intervista rilasciata a FanPage, il presidente della Clivense Sergio Pellissier, ha così parlato della sua nuova avventura, iniziata ormai qualche anno fa e con il primo apice toccato nei giorni scorsi, quando si è assicurato all'asta fallimentare il marchio Chievo.
Prosegue quindi: "Il marchio l'abbiamo preso anche grazie a sponsor e soci ed è dunque giusto che anche loro siano parte integrante delle decisioni che verranno prese poiché questa è anche la loro società. A queste persone devo tutta la mia gratitudine e adesso è giusto che partecipino: dalla scelta del nome della società ai colori ognuno sarà messo a conoscenza delle nostre idee".
E da qui, un amarcord dal romantico sapore: "Se vorrei Delneri come nuovo allenatore del Chievo? Il mister per me è come se fosse un secondo papà, mi ha voluto, mi ha fatto giocare, credeva in me ed è uno di quelli che mi ha mandato un messaggio per congratularsi dopo aver acquisito il marchio del Chievo. Mi ha fatto molto piacere. È un ottimo allenatore non so neanche se abbia voglia di allenare, però sicuramente mi farebbe piacere rivederlo. Lui è stato parte di quel Chievo ed è stato parte integrante della storia del club e farà sempre parte di questa famiglia. I primi anni suoi furono devastanti per il calcio italiano a dimostrazione che se fai le cose fatte bene puoi ottenere risultati anche se non hai i capitali della grandi squadre".