Volpe: "Entella, Padova e Avellino club solidi anche per programmare la Serie B"


Nel corso della diretta mattutina di A Tutta C, format di TMW Radio interamente dedicata al mondo della Serie C, è intervenuto mister Gennaro Volpe che, a regular season conclusa, ha parlato di quello che è stato il campionato di terza serie. L'analisi, su precisa domanda, è partita dall'esonero di mister Banchini dalla Pro Vercelli, con la squadra ormai prossima al playout: "Sappiamo benissimo che il senso del tutto lo dà poi il risultato finale. Sicuramente è una scelta forte, ma per giudicare bisogna conoscere bene la situazione, ed è lungi da me giudicarla. Aver scelto Gardano, che conosce l'ambiente e ha già vissuto due anni fa la stessa situazione, può essere una scelta meno azzardata di altre, quindi chiaramente, avranno ponderato bene la cosa prima di fare prendere una decisione così importante".
A proposito di playout, la Lucchese, che non è riuscita a evitare gli spareggi salvezza. È forse la situazione più borderline tra quelle che vanno ad affrontare questo post season...
"Ho visto più volte la Lucchese, nell'ultimo periodo, vanno fatti veramente i complimenti a squadra e staff tecnico perché hanno mostrato una professionalità e un orgoglio pazzeschi, centrando dei risultati in maniera incredibile. Mi vengono in mente gli ultimi con Ternana e Torres, due formazioni forti, contro le quali i rossoneri hanno mostrato una parte caratteriale importante, in virtù della situazione difficile che stanno vivendo. Credo che abbiano dei valori soprattutto umani prima che tecnici, anche se il playout sarà difficile perché di fronte avrà un Sestri Levante che si è aggrappato con le unghie e con i denti per raggiungere questo risultato: sicuramente sarà battaglia, però in questo momento la Lucchese, dal punto di vista emotivo, ha veramente una forza incredibile".
Una forza emotiva più dovrà poi dimostrare di avere il Vicenza ai playout, dopo la finale del passato anno e la mancata B di questo.
"Vedo delle grosse similitudini tra il Vicenza e il percorso che ho fatto io all'Entella due anni fa, quando abbiamo recuperato dieci punti alla Reggiana ma abbiamo poi pareggio all'ultima giornata a Lucca subendo il controsorpasso che ci ha costretto poi ad andare ai playoff. Loro hanno fatto 83 punti, un grandissimo campionato, ora dovranno essere bravi a smaltire la delusione per essere arrivati a un passo dal traguardo. Vicenza è una piazza veramente importante che meriterebbe veramente altri palcoscenici, Vecchi ha già vissuto i playoff da protagonista l'anno scorso e ha l'esperienza e i giocatori giusti per poterla ripetere: i ragazzi dovranno essere bravi a recuperare energie fisiche ma soprattutto nervose, è un dato abbastanza evidente che a volte spegnere la testa e spegnere il motore non è semplice, ma son certo che sapranno farlo".
Accennavi all'Entella, che con Avellino e Padova ha fatto il salto in B. Tutte e tre le formazioni hanno legittimato sul campo il risultato.
"Sì, chi ha vinto lo ha dimostrato sul campo con merito. Penso che tutte e tre le formazioni abbiamo disputato un grandissimo campionato legittimando poi la vittoria finale, e c'è da dire che alle spalle hanno dei club solidi, e questo fa la differenza, e la farà anche per l'organizzazione del prossimo campionato perché passano veramente da una base forte e da una base importante. Anzi approfitto di questa diretta per salutare e complimentarmi con il presidente dell'Entella Gozzi, che è una persona ambiziosa che ha messo sempre a disposizione il massimo per poter disputare dei campionati importanti costruendo sempre delle formazioni e delle squadre competitive. Ero comunque certo che prima o poi sarebbe riuscito a riportare il club in Serie B".
Proprietà ambiziosa anche quella del Lecco, dove ha passato una parte di questa stagione.
"È stata sicuramente un'esperienza forte, ma sicuramente un'esperienza poco fortunata. Sono subentrato in una situazione non facile che ho provato a cambiare anche se le condizioni erano veramente complesse a causa anche di tanti infortuni, essere privi di dieci giocatori importanti per quasi due mesi penso che avrebbe messo a dura prova chiunque. Mi spiace solo di aver concluso questa esperienza subito dopo un mercato di gennaio che ha portato praticamente a cambiare più di mezza squadra, un mercato che era stato condiviso e concordato con me. Ero comunque certo che una volta normalizzata la situazione la salvezza sarebbe arrivata, ero convinto che la squadra avesse i mezzi per raggiungere l'obiettivo minimo. Lecco è veramente una piazza bella, ha grandi tifosi e spero che da questa esperienza possa ripartire l'anno prossimo per raggiungere altri tipi di obiettivi perché la piazza e i tifosi lo meritano".
