Nocerina, il tandem D'Eboli-Novelli per sognare il ritorno tra i professionisti

Qualche addio eccellente, il giusto mix tra giovani ed esperti, un allenatore bravissimo a lavorare con gli under e che può rappresentare una garanzia, un direttore sportivo di lungo corso che conosce queste categorie come le proprie tasche e una società che spera di recitare un ruolo da protagonista in un girone non impossibile. Giorno dopo giorno prende sempre più forma la Nocerina versione 2024-25, un club desideroso di riscattare i playout di due anni fa e l'annata a tratti anonima che ha visto i rivali della Cavese primeggiare dall'inizio alla fine. La sensazione, però, è che stia nascendo qualcosa di interessante. Anzitutto, come detto, c'è un ds di spessore assoluto come Cocchino D'Eboli. Uno che ha reso grande la Paganese, che ha lavorato in piazze passionali come Messina e che metterà a disposizione della proprietà l'enorme bagaglio d'esperienza ottimizzando il budget senza spese folli e intavolando rapporti con società di categoria superiore pronte a dirottare a Nocera giovani affamati di calcio e che hanno una voglia matta di emergere. La lista degli acquisti è già piuttosto corposa. Ferrari, Addessi, Coulibaly, D'Agostino, Gerbaudo, Geremicca, Sperandeo e il portiere scuola Cagliari Wodzicki, tanto per citarne qualcuno. L'obiettivo è quello di apporre la proverbiale ciliegina sulla torta acquistando un difensore, un centrocampista e, forse, un altro trequartista in grado di giocare anche sulla fascia e offrire più soluzioni tattiche all'allenatore. Novelli, a sua volta, è altro profilo che innalza il livello.

Un uomo serio, un mister da sempre attento alla crescita dei ragazzi e che, non a caso, ha lavorato con settori giovanili di spessore assoluto come quello del Genoa. Aspettava da tempo l'occasione per rientrare in pista, lo ha fatto a pochi chilometri da casa e con l'entusiasmo del ragazzino alle prime armi. Il suo 4-3-3, più camaleontico rispetto al passato, potrebbe consentire di abbinare bel gioco e risultati in un girone, come detto, alla portata e nel quale, sulla carta, le dirette concorrenti per la vetta sono Fidelis Andria e Casarano. Al resto penserà la tifoseria, quel fattore che mai è venuto meno nel tempo, soprattutto nei momenti di difficoltà. Classifiche anonime, rischio retrocessione e ribaltoni societari non hanno scalfito la passione di un popolo che sta pagando ancora la mattinata di "ordinaria follia" collettiva del novembre 2013 (il famoso derby con la Salernitana) ma che meriterebbe da tempo il ritorno tra i professionisti. Perchè in D i numeri allo stadio reggono il paragone anche con squadre cadette.