La prima Cosa bella. Il Livorno festeggia la Serie C con un omaggio alla città e al cinema

Tre anni di cosiddetto purgatorio, tra Eccellenza e Serie D, poi una stagione - quella attuale - sugli scudi, anche se le sconfitte contro Ghiviborgo (unica formazione a primeggiarci sia all'andata che al ritorno) e Poggibonsi avevano fatto tremare; ma niente è stato perso, perché mister Paolo Indiani non ha fallito neppure stavolta e, con quattro giornate di anticipo, ha riportato il Livorno in Serie C.
Una promozione centrata ieri con il pari Terranuova Traiana e la contemporanea sconfitta della Fulgens Foligno, e che è stata festeggiata con lo slogan "la prima Cosa bella", che richiama in toto la livornesità. Un omaggio alla città se si pensa al film - con il medesimo titolo - del regista livornese Paolo Virzí, uscito nel 2010 e persino scelto dalla commissione dell'ANICA come candidato italiano all'Oscar 2011 per il miglior film straniero.
La commedia, che ha ottenuto 18 candidature ai David di Donatello 2010 vincendo tre premi e anche 10 candidature ai Nastri d'argento 2010, dove di premi se ne è portati a casa quattro, è un flashback che parte dall'estate livornese del 1971, con l'elezione della protagonista Anna (Micaela Ranazzotti da giovane, Stefania Sandrelli da adulta) come "mamma più bella" dei bagni Pancaldi, fatto che crea scompiglio nella storia della famiglia Michelucci, e dà il via a una serie di eventi che arrivano fino ai giorni nostri. Eventi che raccontano anche Livorno, con scorci e paesaggi della città toscana.
Celebrata anche dal club.
Per quanto poi, la Serie C, sia effettivamente "la prima Cosa bella" della gestione Esciua...
