Seregno, il presidente Erba lascia: "Nauseato dal sistema, decisione irreversibile"
Con un lungo post su Facebook, il presidente del Seregno, Davide Erba, annuncia il suo addio al club lombardo.
Cari Seregnesi, la mia decisione di lasciare la squadra è irreversibile e non procastinabile. Lascio con il rimpianto, dopo aver raccolto una realtà senza prospettiva e portata ad essere tra le le prime 80 squadre di calcio in Italia. Seregno oggi è un brand del calcio professionistico riconosciuto a livello nazionale. Lascio e non lo nascondo, deluso e nauseato dai vertici del calcio. Ho alcune trattative in corso e darò priorità a chi darà continuità al progetto.
Lascio perché sono stanco di rimanere in un sistema che eufemisticamente non è sano. Invece di incentivare chi investe, lo penalizza continuamente perché il calcio italiano è solo politica federale.. anzi è il giochino di dirigenti federali vendicativi che usano questo sistema per esercitare un potere che non spetta loro.
Quasi tutti gli imprenditori hanno già abbandonato, altri lo stanno per fare. Non ci sono ormai più squadre con l’uomo solo al comando; quest’ultimo non è gradito, perché parla, si esprime, ragiona.
Il Presidente di un club è perennemente multato ed umiliato dalla Lega con squalifiche pilotate e senza logica. C’è chi in Serie A ha attentato alla salute pubblica e se l’è cavata con 60 giorni di inibizione. La Procura federale è gestita dai vertici ed è lo strumento dei dirigenti federali per esercitare questo malsano potere.
La Lega Pro è allo sbando più totale. Milioni di euro vengono sperperati in consulenze e le regole valgono solo per alcuni club. Ci sono stadi non a norma che non rispecchiano i requisiti richiesti. Vengono date deroghe a club amici ad altri no.
L’aia non garantisce un livello minimo ed accettabile di gestione delle gare. La maggior parte delle partite è falsata. Malafede o incapacità? Poco importa.. il risultato è lo stesso.
Caro Ghirelli, i tuoi metodi, collaudati da anni, hanno vinto ancora. La tua Lega tuttavia, se ci pensi a fondo, ha perso un ulteriore pezzo , eccome se lo ha perso.