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J. Stabia, Pagliuca: "L'episodio con Bilal ci ha uniti. A settembre pensavo alla salvezza"

J. Stabia, Pagliuca: "L'episodio con Bilal ci ha uniti. A settembre pensavo alla salvezza"TUTTO mercato WEB
© foto di Ufficio Stampa Lucchese 1905
martedì 16 gennaio 2024, 10:19Serie C
di Tommaso Maschio

Intervistato dal Corriere dello Sport il tecnico della Juve Stabia Guido Pagliuca è tornato a parlare dello schiaffo dato a Bilal Erradi, giocatore in forza proprio alle Vespe che gli è costato due turni (anche se inizialmente erano tre) di squalifica: “Non sono un santo ogni tanto mi agito, a questi ragazzi voglio però tanto bene. Hanno cancellato quella definizione orribile: condotta violenta. Io e Bilal abbiamo presentato una dichiarazione congiunta spiegando alla Corte che non c’era nulla di cattivo in quel gesto. - continua ancora Pagliuca - Con la squadra abbiamo passato due giorni di inferno, ma dopo la sosta vedevo superficialità e ora ci siamo di nuovo incollati e amalgamati. Alcune volte la confidenza ti porta ad avere atteggiamenti un po’ spinti, magari sbagliati, ma con i ragazzi c’è anche un rapporto di amicizia. Lo sanno tutti che siamo un gruppo speciale, un corpo solo”.

Spazio poi all’ottimo cammino nel Girone C, dove è al comando davanti a squadre come Benevento, Avellino e Crotone, con la squadra più giovane e il 15° monte ingaggi del raggruppamento: “Sincero? A settembre con la società cercavo le cinque squadre da mettere sotto di noi. Vedevamo i budget, gli investimenti e pensavamo di lottare fino all’ultimo per la salvezza. L’ambizione e la qualità dei ragazzi, ma anche l’amore di questa piazza e di una grande società, ci hanno spinto oltre ogni limite. - continua ancora Pagliuca soffermandosi sul modulo - Difendiamo sempre alla solita maniera. A volte costruiamo a tre dietro, mettendo dei fissatori in alcune zone, cioè giocatori che attraggono le pressioni per creare spazi. La fase di possesso varia in base all’avversario. Ma non rinuncio mai al trequartista e alle due punte”.

Poi uno sguardo alle rivali: “Benevento, Avellino, Crotone, Catania, Picerno e Casertana sono tutte più attrezzate di noi per la promozione, ma il calcio non è una scienza esatta. - conclude il tecnico parlando dei suoi modelli - Ho fatto il vice a Marco Baroni e da lui ho imparato tantissimo. Oggi Italiano in A e soprattutto De Zerbi stanno apportando le novità più interessanti. Nel mio piccolo cerco di riproporle, ricordandomi però che giocare il pallone è bello, ma i campi di Premier League sono un po’ diversi da quelli di Lega Pro”.

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