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Barella, è il momento dei leader: tra i pochi possibili in questa Nazionale

Barella, è il momento dei leader: tra i pochi possibili in questa Nazionale TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 29 giugno 2024, 07:00Serie A
di Ivan Cardia

Alcuni sono forti, altri meno, molti lo diventeranno. In maggioranza, sono giovani, anche se non giovanissimi. L’Italia è aggrappata a un Europeo che fin qui non ha certo giocato nel migliore dei modi, ma che l’ha benedetta con un tabellone relativamente accessibile dagli ottavi di finale. Primo step, la Svizzera: appuntamento oggi pomeriggio alle 18. Il gioco si fa duro, e dovrebbero entrare in campo i duri, i leader di una Nazionale che finora ha difettato sotto questi punto di vista.

Di qualità e personalità, ne hanno parecchi. Uno su tutti, quel Riccardo Calafiori che, pur essendo il più giovane del gruppo, si è preso la palla e l’ha data a Zaccagni. Senza, saremmo fuori. Difficile chiedergli, però, di diventare una guida del gruppo. È l’aspetto che più manca alla nazionale di Spalletti. Delle qualità tecniche di può discutere, della scelta del ct di non provare a riproporre l’Inter - forse l’unica mossa sensata con il gruppo a sua disposizione - pure. Quel che non si può certo imputare a Spalletti è un gruppo senza leader assoluti. Quelli che aveva Mancini tre anni fa: la sua nazionale non era più forte in assoluto. Ma aveva i Chiellini, i Bonucci, i Verratti, gli Immobile. Oggi, almeno finora, non s’è visto nulla di vagamente paragonabile.

È, forse, la cosa che manca di più a questa Italia. Donnarumma può esserlo, un leader, ma dalla porta è più complicato. In mezzo al campo, l’unico reale candidato credibile è Nicolò Barella. Che magari non ne ha tutte le caratteristiche ideali, ma spicca in una squadra nella quale gli altri giocatori di esperienza, a partire da Jorginho, non sono quasi mai stati trascinatori in carriera. Barella ne ha la stoffa d pure le qualità tecniche. È il momento di sfoggiarle: dopo la partita con l’Albania, come quasi tutti, si è nascosto. Non ci serve un salvatore della patria, non è questa la responsabilità da buttargli addosso. Ma qualcuno che si metta lì, davanti al carro degli azzurri, e ci faccia salire tutti sopra.

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