Lucchese, Coletta: "Ripartiamo con fiducia. Gorgone tecnico top, può arrivare in alto"
Nel corso dell'appuntamento mattutino di A Tutta C, trasmissione di TMW Radio dedicata al mondo della Serie C, è intervenuto il portiere e capitano della Lucchese Jacopo Coletta, per altro fresco di rinnovo con il club, che ha ripercorso quella che è stata la stagione della Pantera: "C’è la possibilità di fare un grande percorso di crescita, perché qua abbiamo un presidente, Bulgarella, che è un grande presidente, vecchio stampo, ci mette sempre la faccia e soldi, è molto presente e con tanta grande ambizione. Quest'anno abbiamo disputato una stagione forse un po’ sotto le aspettative, non si può negare, perché i playoff dovevano essere l’obiettivo minimo, ma le annate della ripartenza sono sempre complicate. Siamo una squadra giovane che propone gioco e ci può stare qualche difficoltà. Non ci dimentichiamo, poi, che il campionato aveva un livello molto alto, più dello scorso anno, basti vedere chi disputa i playout o chi ha lottato fino all'ultimo per la salvezza, penso a esempio ad Ancona e SPAL. C'è qualche rammarico, ma il calcio dà sempre la possibilità di rifarsi, ora bisogna ripartire a testa alta e fiduciosi per il futuro. Anche per dare ai tifosi un futuro più roseo”.
Rimanendo in area toscana, ai playoff ha ben figurato la Carrarese: è una sorpresa?
“Per me, come rosa, la Carrarese ha una squadra più forte, il Cesena non aveva una panchina come quella degli apuani: anche quando sono venuti a giocare da noi, avevano una panchina che poteva essere titolare ovunque, anche a più alti livelli. Poi, Cesena è un altro tipo di piazza e ha fatto un altro campionato, ma la Carrarese può fare bene". Come rosa la Carrarese ha per la squadra più forte, per me anche più del Cesena. Hanno una panchina che non ha nessuno. Cesena, però, è un altro tipo di piazza e hanno fatto un altro campionato. La Carrarese può essere la sorpresa”.
Non dimentichiamoci poi della Torres, che subentrerà al prossimo turno...
“È stata la sorpresa di questa stagione, ma è squadra fatta bene, con giocatori di categoria. Pochi picchi, ma squadra forte, e non è da sottovalutare, un campionato come il loro non è nato dalla fortuna. Mi lascia solo perplesso il lungo stop forzato che hanno in questi playoff, dove troveranno avversari in palla che stanno già giocando”.
Ai playoff, le due Seconde Squadre. Per la prima volta, la Juve è nel Girone B: che idea ti sei fatto su queste formazioni?
"Dal punto di vista calcistico sono tutti ragazzi forti, che tra un paio di anni vedremo ai massimi livelli, è giusto competano con noi. La Juve è quasi sempre arrivata ai playoff, ha disputato una finale di Coppa, e sul piano tecnico e fisico sono forti, hanno un motore diverso. Si può discutere sul fatto che spesso non abbiamo però ambizioni di vittoria, in base al periodo in cui li affronti potrebbero essere in una forma piuttosto che in un'altra: non spetta però a me dare un giudizio".
Un giudizio puoi però darlo su cui con i giovani ha lavorato e si è affacciato quest'anno al calcio dei grandi, mister Gorgone.
"Io ho un ottimo rapporto con il mister, e lo dico anche avendo giocato poco, c'è massima stima tra noi. Per la passione e l'intensità mi ricorda mister Pagliuca, sono persone che vivono di calcio: e le persone così, che danno tutto, vanno apprezzate. Gorgone era al primo anno tra i grandi, sa che deve migliorare alcune cose, ma credo abbia davanti una grande carriera".
A proposito di mister Pagliuca, ti aspettavi di vederlo trionfare con la Juve Stabia?
"È una personalità fuori dalle righe, di quelle che o le ami o le odi. Ma per me non si può far altro che amarlo, è un comunicatore ottimo che ti trascina nel suo mondo, lo ascolteresti per ore quando parla, ci mette così tanta passione che alle volte si fa male da solo, ma non ha vinto per caso, perché i successi non arrivano mai casualmente. Ora ha la grande possibilità di fare un campionato di B, dovrà intanto confermarsi, poi si vedrà: ma gli auguro di arrivare al top, come idee di gioco e calcio può farlo benissimo. Deve solo gestire la parte emotiva".