Giovannini e il rinnovo di undici anni con l'Arezzo. Un caso unico, almeno in Italia
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"Un accordo innovativo, perché mai mi era capitato di legarmi così a lungo ad una società, avverto la fiducia del club e sono estremamente motivato a regalare tante soddisfazioni a società e tifosi, sempre all’insegna della sostenibilità che deve contraddistinguere un progetto serio e ambizioso come quello che abbiamo delineato": così, il Direttore Generale dell'Arezzo Paolo Giovannini, ha commentato il prolungamento del suo contratto con il club amaranto, dove è approdato nell'estate del 2022, con l'obiettivo di riportare il club in Serie C. Obiettivo chiaramente centrato, ca va sans dire.
Ma quel che ha sorpreso, è il "rinnovo monster", di undici anni. Sì, avete letto bene, undici anni: la nuova scadenza è fissata al 2034. Caso praticamente unico, almeno in Italia nelle categorie professionistiche, perché probabilmente neppure Giuseppe Ursino - che a Crotone è rimasto 27 anni - ha mai prolungato in una sola volta un contratto di così estrema durata.
Sì, la Giana Erminio è cresciuta con Cesare Albè, ma prima di ricoprire ruoli dirigenziali è stato allenatore della stessa, e non è quindi da prendere in esame il percorso del Ferguson della Martesana. Del resto anche lo stesso Sir del Manchester United è rimasto in sella per 26 anni, ma anche lui come allenatore, non dirigente. Che allora Giovannini sia unico nel mondo?
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