Gelbison, Puglisi: "Questo giochino costa quasi 2 milioni. Ma a dicembre ho chiuso in attivo"

Tra le squadre che nel Girone C di Serie C sta tentando la scalata, con l'assoluta voglia di rimanere ancora tra i pro, c'è sicuramente la Gelbison di patron Maurizio Puglisi, in principio geologo e ora titolare dell’omonima holding (riguardante più settori) costituita per far sì che questo suo sogno si potesse realizzare. Un primo passo è stato fatto, a maggio dello scorso anno la società campana è approdata per la prima volta tra i professionisti, e il patron ha spiegato la sua idea: "Oggi questo è il club del territorio. Il club del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Ho già aggregato 50 comuni che danno un minimo contributo. E così racchiudo 90 mila abitanti e non più 8 mila. Creo aggregazione. Noi siamo cilentani. Né lucani, né salernitani. Rappresentiamo un territorio meraviglioso. Siamo patrimonio Unesco come bioparco.
Questo giochino costa quasi due milioni. Devo gestirlo come un’impresa. Imposto il calcio non facendo calcio. Ma ho chiuso a dicembre con 60 mila euro di attivo. Trovo le sponsorizzazioni (la principale è la Banca D’Aquara). Ma so che non vinco solo con i soldi, ma con la programmazione e la fortuna. Che nel calcio serve. Le valorizzazioni le faccio, i minutaggi pure, ma dai grandi club non accetto i soldi che si danno per far giocare i calciatori. Gioca chi merita".
