Reggiana-Feralpisalò, insulti razzisti a Butic: i presidenti provano a smorzare il caso

La sfida fra Reggiana e Feralpisalò, con i Leoni del Garda capaci di pareggiare all'ultimo respiro dopo essere andati sotto di due uomini, è stata caratterizzata anche da alcuni insulti razzisti che un giocatore della Reggiana avrebbe rivolto a Karlo Butic. Come si legge sulle pagine de La Gazzetta dello Sport a fine partita c'è stata una telefonata fra i presidente di due club per provare a chiudere un caso spinoso, destinato a riaprirsi solo nel caso in cui qualche collaboratore della Procura federale presente a bordo campo abbia sentito con chiarezza la frase a sfondo razziale pronunciata da un giocatore della Reggiana all’indirizzo del centravanti della Feralpi Butic, motore della reazione del croato che ha portato alla seconda ammonizione ed alla conseguente espulsione, quando al Città del Tricolore stava per terminare il primo tempo del match tra i granata e la Feralpisalò.

Dialogo cordiale
Come scrive la rosea è stato un colloquio franco, di stima immutata fra i club, con Salerno che ha ribadito quanto detto nel dopo partita da Nesta ("spero che nessuno abbia esagerato con le parole, certo nel nostro spogliatoio non c’è razzismo, abbiamo anche noi atleti di varie etnie").

Il giorno dopo, però, da fonti gardesane si apprendono nuovi particolari sull’accaduto. Sia nell’intervallo, sia a fine partita, i giocatori della Reggiana avrebbero provato a derubricare il fatto come "cose da campo", facendo infuriare molti giocatori e dirigenti della Feralpisalò, i quali ritengono invece che le "cose di campo" ed il "trash talking" abbiano peso ben diverso e che addirittura l’insulto a sfondo razziale che arriva da un collega in campo sia quasi più grave di quello che arriva dagli spalti.